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leggendouisi: IOVI CONSERVATORI S.C.
Sedate le cose, fù Domitiano chiamato Cesare, e fatto Pretore Vrbano col solo nome di Consolo. Fin d'allora mostrò d'hauere animo Tirannico, e violento. Tenne la pratica di Donne maritate, e finalmente prese per moglie Domitia Longina, quantunque fosse conginnta ad Elio Lamia. Volle, ancora giouinetto, il carico della guerra contra i Galli, e contra l'vna, e l'altra Germania. Giudico, che nell'atto di tale speditione, fosse decretata dal Senato la medaglia con testa di lui in giouanile età, e lettere: CAESAR AVG. F. DOMITIAN.
3. COS. VII. & egli si vede nel rouescio à cauallo con mazza, ò scettro nella destra mano, e solleuando l'altra, fà vista di comandare alcuna cosa; mentre anche il Cauallo stà in atto di velocemente caminare, e vi è tale encomio: PRINCEPS IVVENTVTIS S.C. che era il titolo solito de'figliuoli, ò Parenti de'Principi, mentre erano giouinetti, e prima che fossero dichiarati Cesari.
Potrebbe dirsi, che tal medaglia sosse battuta a Domitiano all'hora, che morto Vitellio, & egli trattosi di là, doue s'era nascosto, fù da tutti, con gran concorso di Soldati, salutato Cesare; e se il Consolato settimo lasciasse in ciò luogo da dubitare, può credersi, che tal memoria gli fosse ristampata più fiate, e che ne cadesse la rinouatione nel Consolato suddetto. Egli non interuenne per tutto ciò nella guerra contra Galli; perche prima, che si auuicinasse all'Alpi con Mutiano, hebbe nuoua de'successi prosperi ne'Treueri; e persuaso da esso Mutiano, che non sarebbe stata riputatione di lui, essendo fornita la guerra, il comparire colà testimonio dell'altrui gloria, si fermò in Lione; di doue si credette, che tentasse l'animo di Cereale, se andando egli di persona in Germania, gli hauesse consegnato l'esercito con l'Imperio, col quale pensiero non si può affermare, se Domitiano mirasse di far guerra al Padre, ò di preparare forze, ò ricchezze contra il fratello: mà perche Cereale ne'l dissuase, auuedutosi, che da vecchi non era stimata la sua giouinezza, sotto colore di volere attendere à sè, e di mostrarsi modesto, si ritirò affatto da'carichi dell'Imperio prima esercitati da lui. Per la quale cagione io tengo, che assunto al principato, fosse battuta, per adularlo, la medaglia
4. con la Dea Concordia sedente, e nella forma descritta altre volte, con lettere: CONCORDIA AVG.S.C. Concordia è il concorso de gli animi di molti nel volere, ò non volere alcuna cosa; e quindi procede lo stabilimento, che suole seguire nelle humane operationi. Si fà sedendo la Concordia, per dimostrare la quiete, con la quale si dee procedere nell'vso di essa; Le si fà il Cornucopia, già che da lei infiniti beni deriuano; e le si aggiunge la Patera nella destra mano, però che è cosa Diuina la Concordia.
Frà molti spettacoli, che fatto Imperadore, rappresentò Domitiano al Popolo, l'vno fù quello de'Giuochi Secolari; che perche si celebrauano ogni secolo, cioè ogni cento anni, furono però detti con tal nome. Si faceuano simili giuochi per la salute del Popolo in trè giorni, e trè notti continue, con Lettisternij, cantandosi de gl'Hinni ad honore di Apolline, chiamati Peani, che si diceuano, per lo più, da giouani, e da fanciulle ballando. Si vsaua il sacrificare in essi delle vittime di colore nero a Plutone, & a Proserpina in Altari sotterranei. Se ne vede rincontro in due differenti medaglie, amendue però con testa, e lettere: IMP. CAES.
5. DOMIT. AVG. GERM. P. M. TR. P. VIII. CENS. EPRP. e l'vna di esse hà nel rouescio vn'edificio có trè architraui, che sostenuti da varie colonne, formano il Tempio; appresso il quale stà Domitiano in habito di sacrisicare: ma col capo discoperto, e con la Patera nella destra mano, fà vista di adempire suoi sacrifici sopra di vn'Ara, che gli stà dinanzi; e vi sono due figure, che suonano, l'vna due Tibie, e l'altra la Cetera: volendosi, che ciò segnisse, perche cotali suoni così intonassero il capo al Sacerdote, & a gli astanti, che non potessero vdire altra cosa, che non fusse sacra; e stessero però con tutto l'animo intenti al sagrisicio: ma oltre di queste v'è vn Vecchio sedente, che può essere il Teuere; perciòche accanto di cotale fiume in luogo, chiamato Tarento, dall'acqua, che radendolo il consuma, era il Tempio di Plutone, e di Proserpina, al quale si discendeua per gradi: essendo che gli altri de gl'Iddij Infernali soleuano farsi sottoterra in luogo profondo; & a questi trè si sacrisicaua in dette seste, secondo la stessa medaglia ne serba la memoria, leggendouisi: COS. XIII. LVD. SAEC. FEC. cioè:
Ludos SAeculares fecit.
Nell'altra è sostenuto vn solo architraue del Tempio da sei Colonne, e vi si vede l'Imperadore, che in habito stà sù la soglìa, sacrificando, come s'è detto: hà appresso di lui due