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non potè però portare il nome di Augusta, che si legge intorno la testa contenuta nella già detta medaglia: pare, che a questo possa rispondersi, che con l'esempio di Caligola, che fece decretare all'Auola sua Antonia gli honori, e titoli conceduti in vari tempi a Liuia; e con l'altro di Claudio, che l'Auola di lui Liuia volle, che fosse riuerita, & adorata in paragone di coloro già fatti Diui, ordinando, che la Madre Antonia, già morta molto prima, si cognominasse Augusta, e con la rinouatione seguita, benche molto dapoi, d'ordine di Settimio Seuero, delle Statue per memoria di Martia prima moglie di lui, e presa nello stato priuato; potesse anche Tito per sè solo, ò per compiacerne la figliuola Giulia, operare verso Fuluia Madre di lei, l'istesso, eseguito in casi simili, da altri: e ch'egli istesso fece, col restituire. in medaglia la memoria di Flauia Domitilla morta prima del giungere di lui all'Imperio. E lo poterono trascurare gli Scrittori, come incontrò di altre insinite cose di rilieuo, e delle quali s'hanno veridichi rincontri nelle medaglie. Oltre che nel Tesoro del Golzio, dopo hauere egli descritto tutti i nomi, cognomi, titoli, e dignità de gl'Imperadori, & Imperadrici, ripone per vltimo il nome di Fuluia Augusta con simiglianti lettere: ΦΟΥΑΒΙΑ ΣΕΒΑΣΤΗ; cioè,
Fuluia Augusta;
lasciando egli a gli studiosi la congettura di chì fosse moglie cotal Fuluia: nè ve n'essendo altra, a cui si potesse attribuire il titolo di Augusta, pare, che debba conchiudersi essere l'istessa, che fù moglie di Tito. Ma quale sia il fatto, la detta medaglia di buona conseruatione, e che può riporsi frà le rarissime, stà nello studio del Signore Alessandro Rondanini Gentil'huomo, che co'beni di Fortuna, hà congiunti quelli dell'animo; peròche all'essere erudito, e di più scienze posseditore, segue in esso vna lodeuole dilettatione di Pittura, di Scoltura, di Medaglie, e d'altre cose antiche, da lui con molta spesa raccolte, e per entro il suo Palagio diligentemente custodite. Ma ciò che aumenta la lode, e la marauiglia; parmi, che sia il vedere, che la Signora Felice Zacchia Moglie di esso Signore Alessandro nobiliffima de'Natali, e dell'animo, non hauendo lasciato di dare opera a gli studi delle belle lettere, e di giungere in ciò a segno più che ordinario, non pure camina con pari passo nel diletto, e nella cognitione delle cose antiche col Signor suo Consorte; ma vale ancora a lui di stimolo, per farne ricercare sempre, e perche egli ne comperi, etiandio a rigorosi prezzi: parendo all'altrettanto nobile, quanto generoso spirito di lei, non meno bene impiegate le ricchezze in così fatte materie, che pascono i virtuosi intelletti, di quello, che sarebbono, se fossero conuertite in altri vsi. Essendosi però tal Signore compiacciuto, che di questa, e d'altre quattro delle sue rare medaglie, che si vedranno a'luoghi loro, io possa arricchire la presente Opera, hò voluto con tal piccola ricordanza della virtù, e della cortesia di esso, dimostrarmene grato.