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Ma la seconda, benche porti anch'essa nella medesima mano la palma, hà tuttauia sù la
3. destra vn picciolo simulacro di Pallade con lo scudo imbracciato, e con l'hasta vibrante: nè sò altro persuadermi intorno a ciò, se non che l'vna riguardi il merito di simil Principe, che lo rese degno di glorie, di corone, e del Principato istesso; e l'altra la Prudenza rappresentata per Pallade; con cui regolando le sue attioni, riportò felice vittoria di qualunque difficoltà incontratagli: ò che pur denotasse lo stabilimento dell'Imperio, secondo etiandio si tenne, che là doue stesse allogato il Palladio, s'hauesse iui per eterno il dominio: nè più lettere si leggono in simili rouesci di S.C.
4. Stà in altra medaglia con testa laureata, e lettere: SER. SVLPI. GALBA IMP. CAESAR. AVC. TR. P. il simulacro ignudo di Marte, se non quanto hà armato il capo di celata, e porta con, la sinistra mano appoggiato alla spalla, vn Trofeo confitto nell'hasta, e vi si legge: MARS VICTOR S.C. Il significato del qual rouescio pare, che potesse essere: che hauendo Galba caminato a gli honori, e gradi della Militia, & essendoui giunto col menar vita modesta, e temperata, quindi è, che Marte, non col souerchio peso dell'armi, ma con la nudità del corpo, e con la sola virtù, si dimostra vittorioso, e che hora giunto Galba all'Imperio, porta il Trofeo delle gloriose attioni di lui col motto di vincitore; e tiene solamente il capo armato, per mostrare la custodia hauuta, che la sua prudenza douesse esercitassi in quelle cose, che recassero gloria, & vtile ad esso, & alla Republica.
Ma come la sola virtù condusse Galba, per gradi, fino al colmo dell'honore; così volle
5. il Senato, che a gloria di lui ne apparisse il segnale nella medaglia; in cui, oltre la testa laureata, e lettere: SER. GALBA IMP. CAESAR AVG. P. M. TR. P. P. P. dimostra nel rouescio vn giouane in piedi agile, e bello, che hauendo coronato il capo di alloro, e'l petto ignudo, appoggia la destra mano ad vn hasta, e sostiene con la sinistra il Cornucopia, coprendo il rimanente del corpo col manto: hà questi all'incontro vn altra figura parimente in piedi, armata di vsbergo, e di celata, che stringendo con la destra il Parazonio, appoggia la sinistra ad vn hasta, e calca col destro piede vn'Elmo, leggendosi d'intorno ad amendue: HONOS, ET VIRTVS S.C. E dunque primo l'Honore, il quale si tiene essere stato figliuolo della Vittoria, nè se gli dà Padre, volendosi, che dall'acquistata vittoria lo conseguisca. A costui fù edificato da'Romani vn Tempio tanto congiunto a quello della Virtù, che impossibile era il penetrarui, se prima non si entraua nell'altro: volendosi dare a vedere, che l'Honore si acquista col solo mezo della Virtù. Honore è nome di possessione libera, e volontaria de gli animi virtuosi, attribuita all'huomo per premio di essa Virtù. Si figura giouine, e bello; perche da per sè solo alletta ciascuno, e fà desiderarsi: porta il petto ignudo, e nella destra mano vn'hasta, dimostrando, che l'Honore dee difendersi con la forza, e conseruarsi con la candidezza: cuopre il rimanente della persona con vn manto, che dee esser di porpora; perche è ornamento Regale, & inditio di supremo Honore: gli cinge il capo la corona di Alloro, significata per la scienza; perciòche hauendo cotale arbore le frondi continuamente verdi, ma al gusto amare, anche la scienza, che con gran fatica, e sudore s'acquista, fà immortale chì la possiede. Viene attribuito all'Honore il Cornucopia; perche oltre all'esser simbolo della felicità, che godono le persone honorate, desta anche i beni, e le ricchezze, delle quali sogliono diuentare posseditori. Posa il sinistro piede sopra di vna celata; perche secondo io stimo, dal porsi questo per difesa della più nobil parte dell'huomo, che è il capo; mentre di tal guisa lo calca, può raccogliersi, che non fà mestieri di altra difesa a colui, che mena sua vita con Honore.
Acquistò Galba la virtù col mezo delle fatiche, e dal possesso di essa gli seguì l'Honore: la onde si vede nel medesimo rouescio il simulacro della Virtù armato, e con l'hasta; perche la virtù guerreggia di continuo col vitio: hà sembiante virile, trahendo suo nome
à Viro,
vel
à Viribus
, e dimostra nel tutto la fortezza, che s'appartiene al Virtuoso: calca col destro piede vna Testuggine, forse perche può in parte esser simbolo della virtù: volendo i Naturali, ch'ella fugga il congiungimento col maschio: perche essendole necessario il voltarsi in quell'atto col ventre all'in sù, nè potendosi dapoi riuoltar come prima, viene a restar in preda d'altri animali, e specialmente dell'Aquila, di cotal cibo vaga: la onde con somma continenza astenendosi, per tal via dal coito, prepone la salute a quel libidinoso piacere.
Il primo motiuo fatto da gli Eserciti chiamando Galba Imperadore, mi dò a credere, che volesse rappresentare il Senato ne'due rouesci delle medaglie; nell'vna delle quali, essendo