Full text: Angeloni, Francesco: L' HISTORIA AVGVSTA DA GIVLIO CESARE A COSTANTINO IL MAGNO. Illustrata con la verità dell'Antiche Medaglie DA FRANCESCO ANGELONI

102.

   Ma la seconda, benche porti anch'essa nella medesima mano la palma, hà tuttauia sù la
   3. destra vn picciolo simulacro di Pallade con lo scudo imbracciato, e con l'hasta vibrante: nè sò altro persuadermi intorno a ciò, se non che l'vna riguardi il merito di simil Principe, che lo rese degno di glorie, di corone, e del Principato istesso; e l'altra la Prudenza rappresentata per Pallade; con cui regolando le sue attioni, riportò felice vittoria di qualunque difficoltà incontratagli: ò che pur denotasse lo stabilimento dell'Imperio, secondo etiandio si tenne, che là doue stesse allogato il Palladio, s'hauesse iui per eterno il dominio: nè più lettere si leggono in simili rouesci di S.C.
   
   4. Stà in altra medaglia con testa laureata, e lettere: SER. SVLPI. GALBA IMP. CAESAR. AVC. TR. P. il simulacro ignudo di Marte, se non quanto hà armato il capo di celata, e porta con, la sinistra mano appoggiato alla spalla, vn Trofeo confitto nell'hasta, e vi si legge: MARS VICTOR S.C. Il significato del qual rouescio pare, che potesse essere: che hauendo Galba caminato a gli honori, e gradi della Militia, & essendoui giunto col menar vita modesta, e temperata, quindi è, che Marte, non col souerchio peso dell'armi, ma con la nudità del corpo, e con la sola virtù, si dimostra vittorioso, e che hora giunto Galba all'Imperio, porta il Trofeo delle gloriose attioni di lui col motto di vincitore; e tiene solamente il capo armato, per mostrare la custodia hauuta, che la sua prudenza douesse esercitassi in quelle cose, che recassero gloria, & vtile ad esso, & alla Republica.
   Ma come la sola virtù condusse Galba, per gradi, fino al colmo dell'honore; così volle
   5. il Senato, che a gloria di lui ne apparisse il segnale nella medaglia; in cui, oltre la testa laureata, e lettere: SER. GALBA IMP. CAESAR AVG. P. M. TR. P. P. P. dimostra nel rouescio vn giouane in piedi agile, e bello, che hauendo coronato il capo di alloro, e'l petto ignudo, appoggia la destra mano ad vn hasta, e sostiene con la sinistra il Cornucopia, coprendo il rimanente del corpo col manto: hà questi all'incontro vn altra figura parimente in piedi, armata di vsbergo, e di celata, che stringendo con la destra il Parazonio, appoggia la sinistra ad vn hasta, e calca col destro piede vn'Elmo, leggendosi d'intorno ad amendue: HONOS, ET VIRTVS S.C. E dunque primo l'Honore, il quale si tiene essere stato figliuolo della Vittoria, nè se gli dà Padre, volendosi, che dall'acquistata vittoria lo conseguisca. A costui fù edificato da'Romani vn Tempio tanto congiunto a quello della Virtù, che impossibile era il penetrarui, se prima non si entraua nell'altro: volendosi dare a vedere, che l'Honore si acquista col solo mezo della Virtù. Honore è nome di possessione libera, e volontaria de gli animi virtuosi, attribuita all'huomo per premio di essa Virtù. Si figura giouine, e bello; perche da per sè solo alletta ciascuno, e fà desiderarsi: porta il petto ignudo, e nella destra mano vn'hasta, dimostrando, che l'Honore dee difendersi con la forza, e conseruarsi con la candidezza: cuopre il rimanente della persona con vn manto, che dee esser di porpora; perche è ornamento Regale, & inditio di supremo Honore: gli cinge il capo la corona di Alloro, significata per la scienza; perciòche hauendo cotale arbore le frondi continuamente verdi, ma al gusto amare, anche la scienza, che con gran fatica, e sudore s'acquista, fà immortale chì la possiede. Viene attribuito all'Honore il Cornucopia; perche oltre all'esser simbolo della felicità, che godono le persone honorate, desta anche i beni, e le ricchezze, delle quali sogliono diuentare posseditori. Posa il sinistro piede sopra di vna celata; perche secondo io stimo, dal porsi questo per difesa della più nobil parte dell'huomo, che è il capo; mentre di tal guisa lo calca, può raccogliersi, che non fà mestieri di altra difesa a colui, che mena sua vita con Honore.
   Acquistò Galba la virtù col mezo delle fatiche, e dal possesso di essa gli seguì l'Honore: la onde si vede nel medesimo rouescio il simulacro della Virtù armato, e con l'hasta; perche la virtù guerreggia di continuo col vitio: hà sembiante virile, trahendo suo nome à Viro, vel à Viribus , e dimostra nel tutto la fortezza, che s'appartiene al Virtuoso: calca col destro piede vna Testuggine, forse perche può in parte esser simbolo della virtù: volendo i Naturali, ch'ella fugga il congiungimento col maschio: perche essendole necessario il voltarsi in quell'atto col ventre all'in sù, nè potendosi dapoi riuoltar come prima, viene a restar in preda d'altri animali, e specialmente dell'Aquila, di cotal cibo vaga: la onde con somma continenza astenendosi, per tal via dal coito, prepone la salute a quel libidinoso piacere.
   Il primo motiuo fatto da gli Eserciti chiamando Galba Imperadore, mi dò a credere, che volesse rappresentare il Senato ne'due rouesci delle medaglie; nell'vna delle quali, essendo 

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