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giorni d'Imperio assoluto: nè passò senza, che si temesse esserui stato alcuno de'soliti aiuti di Liuia, forse impatiente nell'aspettare di veder posseduto da Tiberio l'Imperio Romano. Spirato Augusto, e temendo Liuia di solleuatione, mentre si teneua, che Tiberio fosse ancora lontano, celò di modo simil successo, che non prima se ne vdì il vero, che s'intese esser tornato il figliuolo di Dalmatia in Roma: onde ad vn tempo fù palese la morte di Augusto, e la successione di Tiberio al Principato. Ricondotto da Nola il corpo morto entro di vna lettica d'auorio, e d'oro, coperta di vn ricco panno, vi si vide però solamente la imagine di Augusto in habito Trionfale, & vna simile di oro ne fù tratta fuori del Senato, e vn'altra se ne portò sopra vna carretta Trionfale; di questa giudico, che si lasciasse la memoria nella
31. medaglia, che hauendo dall'vn lato. S.C. con lettere: TI. CAESAR DIVI AVG. F. AVGVST. P.M. TR. POT. XXXIIX. cioè
Tiberius Caesar Diui Augusti Filius Augustus, Pontisex Maximus, Tribunitia Potestate trigesimum octauum.
mostra nell'altro il carro sudetto tirato da quattro Elefanti caualcati da altrettante persone, e si stà su'l carro la statua di Augusto sedente, che mentre appoggia la sinistra mano ad vn'hasta, porge con la destra vn ramoscello di alloro, e si legge nel disopra: AVGVSTO S. P. Q. R. fù costume de gli antichi il rappresentare in varie guise l'Eternità, e fra queste, la dimostrarono con vno solo, ò con più Elefanti, volendosi, che tali animali viuano sopra tutti gli altri vna lunghissima vita, la quale in paragon di quella, che comunemente si viue, pare eterna.
Si videro, nel condurre l'istessa pompa, varie immagini de gli antenati di Augusto, e fin di Pompeo il Magno: vi comparuero dipinte tutte le nationi da lui vinte, e debellate. Honorato il corpo da Tiberio con Oratione, fù dal Senato, e dal Popolo, e da tutti gli ordini d'huomini, e di donne, condotto sù le spalle in Campo Marzo, & iui riposto sù la Pira, fabricata per tal effetto: la circuirono prima i Sacerdoti, poscia i Caualieri, e coloro, ch'erano in Magistrato, e corsiui d'intorno gli huomini d'armi deputati a'presidij, e gittatoui sopra qualunque segnale di vittoria riceuuto da lui per alcum fatto notabile, e prese da'Centurioni le facelle tenute da'Senatori, con esse infocarono la Pira; dalla quale ardendo, vscì vn'aquila, che volata in alto, si tene, che l'anima del morto ne portasse in Cielo. Deificato, anche dopo morto, per simil modo Augusto, gli furono decretati altri Sacerdoti, e giuochi, e Tempij; tra quali l'vno edificato da Tiberio, si raccoglie in medaglia con
32. S.C. dall'vn lato, e lettere: TI. CAESAR DIVI AVG. F. AVGVST. P.M. TR. POT. XXXVII; e nell'altro stà vn bellissimo tempio; al quale, salendosi per gradi, fanno ornamento due statue, sù le loro base, da'lati de'gradi; e più in alto, otto colonne poste ad vn piano, con alcuni proportionati risalti, vanno a prendere il soprastante frontispicio. Si scorge etiandio dal foro di vna gran porta il di dentro del Tempio, & iui la Statua di Augusto, che sedendo, appoggia la sinistra ad vn'hasta, e sostiene con la destra mano vn ramoscello di oliuo in atto di Pacificatore: ma come da'lati del Tempio si alzano due ale di muraglia, che co'loro cornicioni, e con due fenestre, accompagnano il rimanente; così non men sopra di essi, che del frontispicio medesimo, sono disposte varie statue, che rendono pregiato il rimanente: nè cosa alcuna si legge da cotal parte.
Ma perche stimo, che Tiberio volesse far apparire separatamente la memoria della
33. statua sudetta di Augusto, questa si vede in particolar medaglia sedente, con la corona radiata su'l capo, che appoggia la sinistra mano ad vn'hasta, e sopra vn'Ara, che le stà posta dinanzi, porge vn ramoscello d'oliuo con la destra, leggendouisi: DIVVS AVGVSTVS PATER: come parimente nel rouescio sono tali lettere: S. C. TI. CAESAR DIVI F. AVGVST. P. M. TR. POT. XXIIII.
Ma accanto a Tiberio, volle Tito restituire in due simiglianti medaglie, la memoria del Diuo Augusto, nè in altro differiscono dalla già descritta, che nelle lettere del rouescio, leggendouisi nel dintorno dell'vna, che contiene la medesima statua con la corona radiata: IMP. T. CAES. DIVI VESP. F. AVG. P. M. TR. P. P. P. COS. VIII. S. C. cioè:
Imperator Titus Caesar Diui Vespasiani Filius Augustus, Pontisex Maximus, Tribunitia Potestate, Pater Patriae Consul Octauum. Senatus Consulto.
e nell'altra è la statua senza corona con lettere: IMP. T. CAES. VESP. F. AVG. P. M. TR. P. PP. COS. VIII. RESTI. S.C.
Dilettossi grandemente in vita Augusto, che il suo natale fosse seguito sotto il segno del Capricorno, il quale stà nel Cielo appresso il Sagittario formato di ventotto Stelle, e