Full text: Angeloni, Francesco: L' HISTORIA AVGVSTA DA GIVLIO CESARE A COSTANTINO IL MAGNO. Illustrata con la verità dell'Antiche Medaglie DA FRANCESCO ANGELONI

405.

   6. il Senato per tal fine la medaglia con testa, e lettere notate, con due figure in piedi; l'vna togata, solleuando la laurea su'l capo dell'Imperadore, che le si vede a fronte, armato, e s'appoggia ad vn'hasta, leggendouisi: RESTITVT. ORIENTIS.
   Fornito, e con gran solennità consecrato da Aureliano il Tempio del Sole, riposteui le spoglie inimiche, l'oro, le gemme, & altri ornamenti di valore, vi mise ancora l'Immagine apparita nella primiera battaglia, che hebbe con Zenobia. E per mostrare d'hauere fauoreuole
   7. quella Deità, ne fù stampata la memoria con testa, e lettere suddette, con la Dea concordia, che porge la destra all'Imperadore, e nel mezo stà più eminente la testa del Sole, co'l capo radiato, e v'è scritto: CONCORDIA AVG.
   Tiranneggiando Zenobia, morto che fù il marito Odenato, per sè, e per li figliuoli, tutto I'Oriente, si crede, che trà questi il maggiore fosse Vaballato, da Vopisco detto corrottamente Balbathus. Egli in compagnia della madre, e d'vn'altro fratello, fù da Aureliano condotto nel Trionfo: portando con sè la varia conditione della fortuna, che Zenobia; la quale con pensieri di farsi Imperadrice del Mondo, voleua trionfare in Roma in vna Carretta ornata d'oro, e di gemme d'infinito pregio, vi entrasse poi con essa, non trionfante, ma spettacolo del Trionfo. Stimo pertanto, che non picciolo honore ad Aureliano fosse
   8. quello del decretar la medaglia con testa ornata di Corona radiata, e solita inscrittιone, con l'effigie del suddetto Vaballato laureata, e lettere: VABALATHVS. VCRIMDR che possono per auuentura intendersi Regnum Inuicto Magno Domitu Restituit.
   Fù ctiandio honorato Aureliano co'l rouescio d'altra medaglia, con Roma sedente sopra
   9. arnesi militari, armata d'hasta, e di celata, che porge all'Imperadore, a lei dinanzi togato, vna Vittoria, leggendouisi: ROMAE AETERNAE; alludendo facilmente all'ampliatione fatta delle sue mure, come s'è detto.
   Tornato poscia Aureliano nella Gallia, liberò i Vindelici assediati da'Barbari, e trasferitosi nell'Illirico per mouer guerra a'Persi, fù vcciso appresso Zenoforio trà Heraclea, e Bizantio per malitia d'vn suo famigliare, che non potè sopportar pιù oltre la crudeltà di lui, peròche haueua di molti Senatori, e fino vna figliuola senza rileuante cagione fatti morire. Terminò così la vita nell'anno sesto del suo Imperio; nel principio del quale afferma Eusebio Cesariense, che si mostrò assai fauoreuole a'Cristiani: ma che mutato poscia proposito, mentre era disposto di sottoscriuere gli ordini già stabiliti per la persecutione di essi, fù come disopra vcciso.

406.
SEVERINA.


   SEuerina fù moglie di Aureliano, secondo lo testifica la medaglia con testa radiata, e lettere: IMP. AVRELIANVS AVG. e contiene nel rouescio l'effigie di essa co'l petto lunato, secondo auuiene quasi in tutte le medaglie di lei: persuadendomi, che ciò segua, che come Aureliano
   10. al Sole, così Seuerina fosse dedicata alla Luna: e vi si legge: SEVERINA AVG.
   Fù decretata a Seuerina la medaglia con testa di lei come disopra, & vna Donna in piedi nel mezo di due Insegne militari, alle quali distende le mani, con tale inscrittione: CONCORDIA MILITVM, secondo si è veduto in Didio Giuliano. Stimo, che l'vniuersal concordia de gl'eserciti nell'obbedire l'Imperadore, si mostrasse anche verso la moglie di lui Seuerina, che come Donna saggia, e prudente ne la stimarono degna.
   Stà in altra medaglia vna Donna parimente in piedi appoggiata con la sinistra ad vn'hasta: tiene la Patera con la destra, & hà vicino a piedi vn Pauone con lettere: IVNO REGINA; honorando sotto la forma di questa Dea, la maestà dell'Imperadrice.
   Vedesi in differente rouescio la Dea Fecondità in piedi, che tenendo il Cornucopia nella
   11. sinistra mano, porge l'altra ad vna picciola figura, che le stà dinanzi, con parole: FECVNDITAS AVG. Si augurò felice prole a Seuerina, & ad Aureliano, che non si sà hauer hauuto se non vna figliuola.
   Per denotare cred'io la Concordia, che passaua fra lei, e'l marito, si veggono amendue in altro rouescio, con tali note: CONCORDIA AVGG. come si è detto disopra.
   Si raccoglie anche in medaglia lei medesima in piedi appoggiata ad vn'hasta, e per quel
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