Full text: Angeloni, Francesco: L' HISTORIA AVGVSTA DA GIVLIO CESARE A COSTANTINO IL MAGNO. Illustrata con la verità dell'Antiche Medaglie DA FRANCESCO ANGELONI

38.

grauida di sei mesi, chiestala nondimeno al marito, che renuntiogliela, ne nacque, a suo tempo, Nerone Claudio Druso. Si ruppe con la concordia anche la guerra con Sesto; nella quale più fiate per fortuna di mare, e per valore di Pompeo, seguirono gran danni a Cesare: Onde Antonio, con fine di vedere come le cose passassero, si trasferì di Siria in Italia; doue, co'l mezo di Ottauia, rinouò, con nuoui parentadi, l'amicitia con Cesare; peroche prese per Antillo suo figliuolo, e di Martia, vna figliuola di quello, e diede Antonia, generata di Ottauia, a Domitio Enobarbo; benche fosse vno de'percussori di Giulio, e lasciate a Cesare alcune naui, disposto di andar egli contra Parti, rimandò di Corfù Ottauia, la quale dimorò appresso il fratello fuor di misura honorata. Ma seguitandosi da Cesare la guerra con Sesto, quantunque perissero per tempesta il più delle Naui presso Velia, e P alinuro, e riceuesse all'incontro del monte Tauromino vna gran rotta, e gli fossero maltrattate le genti di terra; con tuttociò l'hauere Agrippa suo Luogotenente felicemente combattuto nell'istesso tempo, con altra Armata nauale appresso Milo, e l'essersi ribellato Mena Liberto da Sesto, e datosi con l'Armata a Cesare, questi restò in fine vincitore di Pompeo, & anche di Lepido; il quale venutogli in aiuto come compagno, & insuperbito della grande Armata, e delle legioni, che dopo cotal rotta a lui restauano, volle occupare la Sicilia: Ma assediato nelle trincee da'Cesariani, & abbandonato da'suoi, con veste di duolo, si ripose nelle sorze di Cesare; il quale concedutagli la vita in dono, lo spogliò di tutti i beni, e del Triumuirato, e d'ogni altra dignità, fuori che del Sacerdotio, e confinollo. E'restata nondimeno dell'infelice Lepido la memoria in varie medaglie: ma in quell'vna specialmente di
   4. metallo, con testa senza corona, e lettere M. LEPIDVS III. VIR. R.P.C. CONSVL. ITER. cioè Marcus Lepidus, Triumvir Reipublicae constituendae, Consul iterum , dimostra nell'opposta parte
   5. tre Insegne militari con tale inscrittione: L. MVSSIDIVS T.F. LONGVS III. VIR. A.P.F. cioè Lucius Mussidius Titi Filius Longus triumvir. Auro, siue Argento publico feriundo.

39.
LEPIDO.


   HEbbe Lepido per moglie Giunia sorella di Marco Bruto; della quale generò vn figliuolo, che portò il nome del Padre.

40.
SESTO POMPEO.


   SEsto dopo eseguito ciò, che a buon Capitano si apparteneua, perduto l'Armata, e le genti di terra, passò in Asia con la figliuola, e con gli altri suoi, e con tutto il tesoro, sopra alcune ben guernite naui; e postosi colà a machinare contra Antonio, al cui aiuto era ricorso; fù preso per ordine di lui, & vcciso. Sono varij li pareri di quale sia in medaglia la essigie di così fatto Capitano, vedendosene di quelle in argento, & in oro, che possono rassomigliarlo: ma perche resta il dubbio, se sieno di Gneo suo fratello maggiore, ò di lui, hò più tosto eletto di non la porre, che di cadere in errore, approuando cosa, che non sia tenuta per vera.

41.
MARCO AGRIPPA.


   RIdotta da Cesare a sua vbidienza la Sicilia, e preso l'Africa, & acchetato certo ammotinamento di soldati veterani, e conceduta a Marco Agrippa la corona Nauale, non più vsata per l'addietro, tornò a Roma. Si raccoglie la memoria di simigliante Corona entro la medaglia, che d'ordine del Senato fù battuta ad honore dell'istesso Agrippa; peroche quantunque egli non fosse nobile, nè Imperadore, hebbe nondimeno tre Consolati, e fù marito di Giulia figliuola d'Augusto, e tanto potente, che perciò, e per la grandezza de'suoi
   6. fatti dentro, e fuori di Roma, furono battute delle medaglie in suo honore. Stà però dall'vn lato la effigie di lui ornata della corona di rostri di naue, lauorata d'oro; la quale nè prima, nè dapoi fù attribuita simile ad altri: anzi si decretò allhora, che qualunque volta alcuno trionfasse con le corone d'alloro, ad Agrippa solo il portare la rostrata si conuenisse, e vi si leggono così fatte lettere: M. AGRIPPA L.F.COS. III. cioè Marcus Agrippa Lucij Filius, Consul.
   7. Tertium
. Dall'opposto lato vi hà Nettunno, che sostiene nell'vna mano il Delfino, mentre
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