Full text: Angeloni, Francesco: L' HISTORIA AVGVSTA DA GIVLIO CESARE A COSTANTINO IL MAGNO. Illustrata con la verità dell'Antiche Medaglie DA FRANCESCO ANGELONI

323.

   Dilettòssi Alessandro di Astrologia, di Geometria, di Pittura, di Musica, e di Sonare, e sù bene instrutto nelle lettere Greche, e Latine. Teneua nelle sue Stanze, trà, le altre, l'effigie di Christo Saluatore, e lasciò, che li Christiani, e li Giudei viuessero secondo le leggi loro. Fù affabilissimo, e famigliare con ciascuno, e dilettòssi della Caccia: mà non perciò lasciaua, che patissero i fatti della Republica. Si propose, come si è detto, d'imitare Alessandro il Magno, e lo superò nel suggire, e nel vincere i vitij, a'quali si vide dalla natura inclinato: la onde essendosi ciò ben compreso in Roma, e fuori, io stimo, che si volesse però rappresentare la virtù di esso nel medaglione, con testa di Alessandro ornata del teschio Leonino,
   6. e co'l solo nome: ALEXANDER; contiene nel rouescio l'Imperadore à Cauallo armato di corazza, il quale spronando il Cauallo, ferisce con la lancia vn Mostro, che le si fà incontro, co'l capo di Leone, il ventre di Capra, la coda di fiero Drago, e che gitta fiamme dalla bocca, il qual mostro inteso per la Chimera, si tiene, che rappresenti vna certa moltiforme varietà di vitij; e così combattuto dalla virtù di Alessandro perde nel tutto il vigore, restando assatto estinto il velenoso fuoco, di cui sogliono i vitij incendere gli animi humani. Cotal medaglione, che non dee riporsi frà gli ordinarij, mi fù mandato, con altre medaglie d'argento, dal Signor Gio: Batrista Valenti da Treui, che per molti anni esercita,con sua laude, il carico di Auuocato Fiscale per la Camera Apostolica in Napoli, e suo Regno; la cui virtù hò sempre osseruata, inuitatoui dal suo merito, e dall'affetto portatomi da tutta la sua Casa.
   Mostròssi Alessandro modestissimo nel viuere, e nel vestir suo, facendo l'vno, e l'altro parcamente: mà ben fù liberale in ciò, che toccaua il bisogno del publico, & quello etiandio de'priuati, e nel riceuer forestieri, e nel mantenere i Tempij, e nel far riparare le fabriche per le Città dell'Imperio; nel quale mantenne per lungo tempo, con la sua prudenza, la pace. E benche io giudichi, che per tante virtù, ch'egli hebbe, molte memorie ne restassero in varie guise à gloria di lui; per dimostrare nondimeno la pace suddetta, si vede la medaglia con testa laureata, e titoli: IMP. CAES. M. AVR. SEV. ALEXANDER AVG. hà nel rouescio vna Donna con vestir lungo, mà assai leggiero, in atto di velocemente caminare: porta nella sinistra la verga, e nella destra vn ramoscello d'oliuo, con parole: PAX AVGVSTI. S. C. conforme appunto si è veduta in Caracalla.
   Fù Alessandro benefico, e virtuoso, & oltre modo zelante della Giustitia: si mostrò fautore de'Christiani: tolse gli abusi, & introdusse costumi buoni: mà tante hebbe in sè delle virtù, che il raccontarle per appunto è quì souerchio; massimamente, che il simbolo di esse, e la stima, in cui l'haueuano il Senato, e'l Popolo, si raccoglie dalla medaglia con testa cinta d'alloro, e lettere: IMP. CAES. M. AVR. SEV. ALEXANDER AVG. dimostra nel rouescio lui medesimo
   7. in piedi, armato con la Clamide, tenendo in vna mano l'hasta, nell'altra il globo del mondo, leggendouisi: PONTIT. MAX. TR. P. IIII. COS. P. P. S. C.
   
   8. In altro modo rappresentarono la virtù di Alessandro; peròche entro vna medaglia con testa, e lettere descritte, stà vna figura armata d'vsbergo, e di celata, con l'hasta nella destra, e'l Parazonio nella sinistra mano, posando il destro piede sopra di vn'elmo, e v'è notato:PON TIF. MAX. TR. P. VII. COS. II. P. P. nel qual modo soleua figurarsi la Virtù.
   Trouasi ad honore di Alessandro vn'altra medaglia con testa laureata, elettere:IMP. ALEXANDER
   9. PIVS AVG. e con figura in piedi del tutto ignuda, fuori che discendendoli la Clamide dalla destra spalla, le copre con la sinistra il braccio; nella qual mano stringe vna sferza; mentre distende l'altra, & hà il capo ornato di Corona radiata, con inscrittione: P. M. TR. P. X. COS. III. P. P. Simile figura stimo, che rappresenti il Sole, del quale egli da giouinetto fù Sacerdote, & insieme l'Oriente, oue indirizzò l'armi, e l'imprese.
   Nell'vndecimo anno dell'Imperio di Alessandro, mosse Artaserse Rè de'Persi l'armi contra Arrabano Rè de'Parthi, e lo vinse; & indi si dispose di occupare l'Assiria, e la Mesopotamia soggette a'Romani: nè valendo gli Ambaseiadori mandatigli da Alessandro per rimouernelo; adiratosene l'Imperadore, dispose l'armi per reprimerlo. Questa attione, giudico,
   10. che rappresentasse il Senato nella medaglia, che con testa laureata, e lettere: IMP. ALEXANDER PIVS AVG. ci dà vedere Marte fiero nel sembiante, che hauendo imbracciato con la sinistra lo scudo, abbassa con la destra la lancia in atto di voler'inuestire l'inimico, e di andarlo ad incontrare con velocità, leggendouisi: MARS VLTOR; cioè Vendicatore: dimostra tal sigura lo apprestare dell'armi, che faceua l'Imperadore, per vendicare l'ingiuria recatagli da 

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