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4. in medaglia con testa laureata, e lettere descritte, si rappresenta vna Trireme, ouero Naue Pretoria co'suoi remiganti, & il giouane Imperadore, che vicino all'insegna chiamata Labaro, stà sedendo, e vi si legge: PONTIF. MAX. TR. POT. P. P. COS. II. S. C. Se ne vede altra nella Tribunicia Potestà XI. Consolato III.con l'Imperadore nella poppa fra due insegne militari.
Non vi andò molto, che col nome d'Imperadore gli fù decretata dal Senato vn'altra medaglia, con testa laureata, e nomi: IMP. CAES. M. AVR. ANTONINVS PIVS AVG. e col simulacro di Marte ignudo, che in atto di caminare, porta sù l'homero sinistro vn Trofeo, e nella destra mano vn'hasta, col capo armato di celata, & encomio: MARS VICTOR. s. c. Il qual Marte vittorioso, giudico fosse espresso ad honore di lui, per hauer egli valorosamente vcciso combattendo, gl'Inimici, e per stimolargli per tal via l'animo a cose gloriose. Vno simile se ne vide in Vitellio.
Con la medesima testa, e lettere, stà in altro rouescio la Speranza col Giglio nella destra, e s'alza con la sinistra la gonna, con tali note: SPES PVBLICA. s. c. volendosi con ciò mostrare la vniuersale speranza, che si teneua, che l'Imperio di Antonino douesse riuscir buono, & vtile al Publico. Della speranza si scrisse basteuolmente in Claudio, doue se ne rappresentò ancora il simulacro.
Terminata da Seuero la guerra co'Parti, hauendogli vinti, gli fù apparecchiato in Roma il Trionfo: ma perche non poteua sostenersi su'l Carro per la gotta, che lo tormentaua, lasciò, che il figliuolo Bassiano trionfasse in sua vece. Di che parmi restasse la memoria nel bellissimo medaglione Greco, con testa, in giouanile età, laureata, e lettere: ΑΥΤ. ΚΑΙΣ. M. AYPIΛ. ANTΩNEINOΣ, cioè :
Imp. CAes. M. Aurel. Antoninus,
hà nel rouescio il Carro
5. trionfale guidato da quattro Caualli ad vn pari con sù il giouinetto Imperadore, che stringendo nella sinistra lo scettro, distende la destra. Dinanzi a'Caualli si vede vn pedone col trofeo sù la destra spalla; e più auanti, appare vn'altro trofeo sopra vna quadrata base, con due prigioni a quello legati, e vi si legge: EΠI CTPA. IOYΛIOY, MYTIΛΛHNAIΩN. cioè:
Sub Stratego, seù PAetore Iulio MytilenAeorum,
sotto cui fù stampata la medaglia in Mitilene primaria di Lesbo, per memoria del suddetto trionfo. Ma questa, che è rara, e di pregio, ritrouata in Bomarzo già dedicato a Marte, che hora con più altre Castella stà sotto il Dominio del Signore Oratio Orsino, mi fù di colà inuiata da sua Signoria Illustrissima, come per segnale del benigno pensiero da lui tenuto per fauorir mè, e la presente mia opera: già che essendo cotal Caualiere virtuofissimo, e diletteuole d'hauer Pitture di vari Maestri, secondo appare da quella, che fra l'altre egli tiene assai celebre del San Gio: Battista di Annibale Caracci, è anche per conseguenza amatore della Virtù, & adorno di così grandi, e nobili qualità, che comunemente lo rendono riguardeuole. Essendosi però degnato di accrescere a mè, per tal via, lo stimolo di proseguire simil fatica col calore delle pregiate sue gratie; hò pur io voluto col presente piccolo testimonio di gratitudine corrispondergli.
Si volle anche, per mio credere, serbar memoria del ritorno, che fece Antonino dalla guerra Partica, vedendosi nella medaglia con testa laureata, e titoli: IMP. CAES. M. AVREL.
6. ANTONINVS PIVS AVG. esso medesimo a cauallo armato, che portando nella sinistra mano lo scettro, distende l'altra, e vi stà scritto: ADVENTVS AVGVSTI. S. C.
Per molti capi s'era inimicato Antonino con Plautiano Prefetto de gli eserciti Vrbani, e Padre di Plautilla sua moglie: nè solamente da Antonino, ma da'Nobili, e da'Plebei era egualmente Plautiano odiato; peròche fatto grande da Seuero, e diuentato sopra di tutti ricchissimo, niuna crudeltà, e violenza era da lui tralasciata, nelle quali hauesse compreso douerne seguire il fine de'suoi desideri; intantoche scorgendo d'hauersi inimicato il Genero, e persuaso, che l'esser Seuero vecchio, e mal sano, & Antonino giouane, potesse a lui facilitar molto il farsi padrone dell'Imperio, si dispose all'impresa; ma da Antonino conuinto, fù fatto vccidere, e gittare il cadauero dalle finestre, acciòche potesse il Popolo a sua voglia schernirlo.
Dopo il qual successo fù Plautilla figliuola di Plautiano, e moglie di Antonino, insieme con vn figliuolo confinata in Sicilia. Ma leuatosi in quel tanto rumore nell'Inghilterra, trasferitouisi Seuero per acchetarlo, amendue li figliuoli Antonino, e Geta, e la moglie Giulia vi condusse; e risoluto quello, che per la guerra faceua mestieri, lasciato Geta al gouerno