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nimici, in atto di auuentargli vn dardo, essendoui scritto : TR. P. 1111. IMP. 11. COS. ii. secondo similmente si vide in Tito.
Stamparono in altro rouescio di testa, e lettere descritte, la Vittoria alata in piedi, che
6. con la sinistra mano sostiene lo scudo sopra vn tronco di palma, in cui stà scritto : VIC. AVG. e d'intorno si legge : TR. P. IIII. IMP. II.COS. II. S.C. come appunto si è figurato in Traiano.
Altra Vittoria parimente alata è nel rouescio di medaglia di Vero, con testa, e lettere già dette, ma sostenendo questa la palma, con la sinistra mano distende la destra ad vn Trofeo, che sopra il tronco le stà dinanzi,leggendouisi: TR. P. IIII. COS. II.
Marte armato, che in atto di caminare porta con la sinistra il trofeo, e solleua con la destra vn piccola Vittoria, si vede nel rouescio di medaglia in Vero con testa laureata,e lettere descritte : ma d'intorno il Marte si legge : TR.POT. V. IMP. II. COS. II. Tale simulacro rappresentòssi in Domitiano,e l'hebbero i Romani grandemente in veneratione non meno per la ferocità de'loro animi , che alla natura di quello si confaceua , e con la perseueranza della quale stesero i confini del proprio Imperio da per tutto il mondo , che perche lo credettero Padre di Romolo fondatore di Roma : e perciò si valeuano spesso del simulacro di lui , per esprimere i loro bellici pensieri.
Terminate felicemente, per l'Imperio Romano , entro lo spatio di quattro anni , le guerre con gli Armeni, e co'Parti , & altre Nationi, furono da Vero consegnati i Regni a'Rè,
7. e le Prouincie; e ciò specialmente si vede in medaglia,con testa, e lettere notate; e si stà Vero armato a sedere sopra di vn palco, con tre persone in piedi, che gli assistono, e stendendo la destra mano, pare, che ponga la corona su'l capo ad vna figura in piedi giù del palco,col rergo volto all'Imperadore,e solleua la destra verso il proprio capo, leggendouisi : TR.P.II II. IMP.II. COS.II. REX ARMEN. DAT. cioè
Rex Armenijs datus:
ma in diuersa medaglia colui, che giù del palco , sale alcuni gradi , con la sinistra mano , che solleua , prende dall'Imperadore la corona.
Vedesi parimente in altro rouescio, con testa , e lettere notate l'Armenia , che mesta in
8. terra sedendo, stà circondata da vari arnesi di guerra, tra'quali è il Labaro, & vn Trofeo, & essa porta vestir breue , braccia ignude , e cosa simile ad vn turbante su'l capo , con lettere: TR. P. IIII. IMP. COS. II. ARMEN. S. C.
Ma come in tutte le medaglie suddette hebbe per fine il Senato di rappresentare , in persona di Vero, la vittoria hauuta da gli Armeni; così volle, che si comprendesse il segnale dell'altra, che recò de'Parti : vedendosi , che d'intorno la testa laureata si legge :
L. VERVS AVG.
9. ARM. PARTH. MAX
. e nel rouescio stà vna bellissima Vittoria volante , ornata d'abbigliamenti stranieri, col capo coperto di cosa simile ad vn cappello, ma che nella cima fornisce in raggi, o corona : porta con amendue le mani distese vn diadema gemmato per ornare il capo dell'Imperadore , ouero vna fascia fregiata di gioie; da'capi della quale pendono le bende per allacciarla, con tale inscrittione : VICT. AVG. TR. POT. VI. IMP. III. COS. II. S. C.
Con simili lettere, e testa, vedesi in differente rouescio, altra Vittoria alata, che tenendo con la sinistra la palma , porge con la destra la laurea , e vi si legge : TR. POT. VII. IMP. IIII. COS.III. S.C.
Nell'opposto lato di testa, e parole come disopra, stà il simulacro della Partia sedente in
10. terra , con le mani dietro legate al calce del Trofeo , & hà nel dinanzi de gli archi , delle freccie , delle targhe , e simili arnesi , portando su'l capo vn tal cappello , che la cima di esso verso la fronte gli ricade, e v'è scritto : TR. POT. V. IMP.III. COS. II. S. C.
Ritornato Vero dopo quattro anni a Roma , vi trionfò insieme col fratello Marco , & v'hebbe gli honori, e titoli soliti concedersi a'Trionfanti. Sacrificò il Senato alla Dea Fortuna Riduttrice, e riconduttrice,per gratificarne Vero; e se ne vede il segnale in medaglia con testa laureata, e titolo : L. VERVS AVG. ARMENIACVS , hauendo nel rouescio la medesima Dea sedente , che stende la destra ad vn timone di Naue , e sostiene il Cornucopia con la sinistra, leggendouisi : FORT. RED.
Fortuna Redux.
TR. P. V. IMP.II. COS. II. S. C. Altroue si è parlato di simil Fortuna.
Può essere, che in così fatto tempo del ritorno, e del trionfo di Vero , egli vsasse alcuna liberalità; della quale non fecero mentione gli scrittori; e ǹè il rincontro in medaglia con testa senza corona, e lettere: VERVS AVG. ARMENIACVS, hà nel rouescio il simulacro della Dea