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contraria a quelle, che si attribuiscono all'Honore; volendosi, che s'incoroni di palma, ò di alloro, ma la radiata forse differisce dall'altre, per la mostra, che fà di rappresentar l'Honore d'vn Imperadore: porta nella sinistra il Cornucopia, volendo l'Honore hauer congiunto l'vtile, cioè le ricchezze; per le quali può l'huomo essere honorato: tiene nella destra vn ramo triplicato, che mostra esser di palma, il cui arbore è segnale di vittoria; perche qualunque peso non è atto di far cedere, ò di piegare i suoi rami: anzi che con maggior vigore all'hora s'inalzano, che si procura di abbassarli; & essendo l'Honore stimato figliuolo della, Vittoria, ben si conuiene, ch'egli vada ornato delle insegne materne. Si dice, che l'Honore sia l'ombra della virtù nè gli Antichi poteuano entrare nel Tempio dell'vno, se prima non. passauano in quello dell'altra: l'applicatione però, che forse potè fare il Senato di vn cotal rouescio, al buono Antonino, sarà facile il comprendere, se fù equiualente al merito di lui, mentre si mirerà, che per la singolar virtù sua, egli era giunto al colmo di qualunque honore. Vi si legge intorno: HONORI. AVG. COS. 111. S. C.
30. Volendo rappresentare il Senato la virtù grande di Antonino, stimo, che miglior via non potesse in ciò tenere, che col figurare, nel rouescio di altra medaglia, il Dio Ercole tutto ignudo; il quale sostenendo su'l sinistro braccio il vello Leonino, e stringendo in quella mano l'Arco, & vna freccia, s'appoggia con la destra sù la Claua, e vi si legge: COS. 111. S. C. Ercole fù dotato di gran forze, e fece molte attioni, che lo dimostrarono forte oltre modo: ma si tiene tuttauia, che la fortezza di lui non fosse del corpo, ma dell'animo, con cui superò gli appetiti disordinati, che alla ragione sono rebelli, e che quasi ferocissimi mostri conturbano, e trauagliano l'huomo. E peròche Ercole fù amatore di prudenza, e di virtù, gli attribuirono la pelle di Leone; il quale Regio animale significa la grandezza, e la generosità dell'animo: gli danno la mazza nella destra, che rappresenta il desiderio della prudenza, e del sapere, fingendo le fauole, che con essa vccidesse il Drago, per far l'acquisto de'trè pomi d'oro da lui custoditi, con fine di mostrare, che superato l'appetito sensuale, liberasse da quello le trè potenze dell'an ima, e che di opere giuste, & honeste le ornasse: l'arco, e la freccia, che stringe nella mano, sì come l'effetto dell'vno è il portar da lungi quello, che da lui si scocca; così l'altra velocemente sospinta dalla forza di esso, a configgersi nel prefisso termine se'n vola. Direi, che il primo dimostrasse la forza dell'in telletto, dal quale scoccandosi le freccie de'concetti, quantunque sieno immanenti di esso, vanno tuttauia a configgersi nell'altrui menti, che fatte di quelli vaghe, ne restano anch'esse feconde.
Hebbe, come si disse, Antonino due figliuoli, che morirono infanti, e solamente di due, femine potè chiamarsi padre: l'vna di esse maritò in Sillano Consolo, e l'altra in Marco Aurelio, che gli succedette nell'Imperio. Non sò qual felicità si proponesse il Senato di attribuirgli,
31. mentre fece stampare entro vna medaglia, due Cornucopij, sù la superficie di ciascuno de'quali stà vna testa, per mio credere, di fanciullina, con alcune spiche di grano, che le pendono intorno, e col titolo: TEMPORVM FELICITAS COS. 1111. S. C. perciòche se li figliuoli di lui fossero stati maschi, pare, che cotal felicità douesse essere più singolare, che per le femine, essendo vtilità, e ricchezza grande, e specialmente in vn Principe l'hauer figliuoli: ma forse nel ciò fare, hebbe in riguardo il Senato, che tra'Principi, eguale felicità recano le femine, per ragion de'parentadi, che col mezo loro si stabiliscono nelle Case de'Grandi.
Si dimostra ancora in altro rouescio di Antonino, vna Donna sostenere con la destra vna
32. ben librata bilancia, e con la sinistra il Cornucopia, con lettere: COS. 1111. Tal Donna altri non è, che la Equità, virtù eccellentissima in Antonino: la veste, che la cuopre, può essere bianca; perciòche con la candidezza dell'animo, non si lasciando deuiare da gl'interessi, premia placidamente, e condanna: rappresentandosi l'effetto di ciò dalla bilancia, e dal Cornucopia, che l'vna l'Equità, e l'altro la Felicità, diriuate da simile virtù, significano.
Volle il Senato dar à vedere la stabilita prudenza, con cui reggeua Antonino sè stesso, e
33. l'Imperio, figurando in medaglia il Dio Termine, con due faccie, l'vna di rouescio all'altra: l'vna in età giouanile, e l'altra di vecchio, e vi si legge: TR. POT. XX 1111. COS. 1111. La eccellenza di tal virtù consiste, come dianzi si disse, nell'ordinare le cose presenti, col ricordare le passate, e preuedere le future: nè ciò era difficile di conseguire ad Antonino, che habituato nelle virtù, il tutto regolaua in modo, che non hebbe giamai cagione di pentirsi di cosa da lui disposta; e perciò tengo, che si figurasse la prudenza di esso, alla,