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Spagna, vedesi il segnale di cotal viaggio nella medaglia, con testa, e nome suddetto; hà nel
29. rouescio l'Imperadore togato, in atto di dire alcuna cosa ad vna figura, che sopra le vestimenta lunghe, che porta, hà vn mantello, e tiene nella sinistra vn ramo, che può credersi d'oliuo, o d'alloro, mentre, con la destra, porge la Patera verso vn Ara, per sacrificarui; al piè della quale, stà apparecchiata, per tal fine, la vittima, e vi si legge: ADVENTVI AVG. HISPANIAE. S. C.
Dimorò Adriano tutto il verno in Tarracona, doue ristaurò, a sue spese, il Tempio di Augusto. Conuocati iui li Primati della Prouincia, molte leggi vtili instituì, e singolari gratie, e donatiui fece loro, componendoui le differenze, che, per cagione de'confini, v'erano nate; e postiui gran pilastri di pietra, per segnali, il tutto lasciò in assetto. Morto nella Germania vn Rè, ne creò vn altro Adriano, e vi fù riceuuto, & obedito. Voltossi ad acchetare alcuni moti suscitati nella Mauritania, e nel solo giungerui, ciascuno si compose. Vedesi la memoria di simil viaggio in medaglia, che nell'opposto lato della testa, con lettere descritte,
30. dimostra lui togato, che fà vista di parlare alcuna cosa a persona, che in habito succinto gli stà dinanzi, con la vittima, & vn hasta nella sinistra, sopraui vn Insegna, alla guisa del Labaro, e col capo coperto della proboscide di Elefante, che si erge in alto, leggendouisi: ADVENTVI AVG. MAVRITANIAE.
Solleuaronsi in quel tanto i Parti, & il moto loro, che fù grandissimo, seguì fin che giunse Adriano a parlamentare con essi. Nauigando dapoi per l'Asia, approdò nell'Acaia,e con l'esempio di Hercole, e di Filippo, si prese in Eleusina le cose sacre, e condottosi in Atene, vi honorò i Filosofi, facendo loro, & a molti Popoli, di gran doni. Indi verso la Macedonia incaminato, si raccoglie la memoria di tal viaggio nel rouescio di medaglia, con solita testa,
31. e lettere, e l'Imperadore in piedi togato, fauellando ad vna figura, che gli si vede dinanzi in atto di sacrificare sopra di vn'Ara, a'piedi della quale è la vittima: ma essa porta vestir breue, e con certo manto in dosso, gittato nel didietro, con tali note: ADVENTVI AVG.MACEDONIAE. S. C.
Giunse parimente Adriano nella Giudea, e nella Bitinia, apparendo la prima in medaglia, Donna sacrificante ad vn Ara con la vittima a'piedi, a cui l'Imperadore stà dinanzi togato, iu atto di parlare, e tiene due piccoli fanciulli, l'vno per lato: ma quello, che si vede nel sinistro, sostiene vna lunga palma, con questi caratteri: ADVENTVI AVG. IVDeae. S. C.
La Bitinia ci si dimostra, in medaglia, Donna con habito lungo, ma diuisato in sè col
33. manto sopra, e con ornamento in capo, a guisa di due meze Lune: tiene con la sinistra, cosa simile ad vn timone di Naue, e con la destra mano sacrifica ad vn Ara, hauendo nel dinanzi l'Imperadore, che vi stà parlando, e vi si legge: ADVENTVI AVG. BITHYNIAE. S. C.
Si trasferì poscia Adriano a Roma, e simile ritorno si raccoglie nella medaglia, con
34. testa, e lettere descritte, e con l'Imperadore togato, in atto di parlare con persona, che nel vestire, hà sembianza di Donna; la quale porgendo, con la destra la patera sopra di vn'Ara, al cui piede è la vittima, sostiene con la sinistra il Cornucopia, e vi è notato: ADVENTVI AVG. ITALIAE. S. C.
Dee credersi, che Roma sentisse contento del ritorno del suo Principe, e che facesse etiandio de'sacrificij alla Dea Fortuna riconduttrice: mentre il Senato lo dimostrò in medaglia con testa, ornata di corona radiata, e lettere: IMP. CAESAR TRAIANVS AVG.P.M.TR.P.COS.III. e la suddetta Dea Fortuna sedente, appoggiando la destra ad vn timone di Naue, sostiene con l'altra il Cornucopia, e vi hà vn tal titolo: FORTVNAE REDVCI S. C. la quale si è nella forma istessa, poco innanzi, dimostrata.
Ma per fare apparire, come io mi persuado, il contento del publico, per tal ritorno si vede la medaglia, con testa laureata, e lettere: HADRIANVS AVGVSTVS, che contiene il Simulacro di Roma armato, e sedente sopra vn vsbergo; con la destra mano sostiene il Palladio, e con la sinistra il Cornucopia, per segnale della felicità, leggendouisi: COS. III. la qual figura di Roma s'è veduta specialmente in Nerone.
Volle etiandio il Senato, che ad honore di Adriano, apparisse altra memoria della felicità
35. di lui nella medaglia, con testa, e lettere: HADRIANVS AVG. COS. III. P. P. e la Dea Felicità, che tenendo nella sinistra il Caduceo, porge la destra all'Imperadore, che togato li stà dinanzi, leggendouisi: FELICITAS AVG. S.C. E'veramente felice il Principe, che senza