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Reale, d'vn Museo, e d'vna bene ampia Accademia di virtuosi, gran numero de'quali hà, di tempo in tempo, il Signor Marchese beneficati, rendendosi, per così fatta via, per le qualità sue nobili, e per la propria virtù, riguardeuole a ciascuno. Detto Signore, benche auuezzo alle cose grandi, e di rilieuo; essendosi nondimeno compiacciuto di vedere, le picciole, e di poco momento, ch'io serbo in più stanze del mio studio, e compresa la particolare mia dilettatione intorno le medaglie antiche, m'hà fatto godere della sua liberalità, con l'hauermene mandate in dono alcune ben grandi, e pregiate di metallo; l'vna delle quali ch'è Crotoniata, e che sola intendo descriuere in questo luogo, rappresenta, dall'vn lato, l'effigie di Traiano coronata d'alloro, e con lettere: DIVO NERVAE TRAIANO; e nell'altro contiene
6. vna lunga tela di muraglia, con trè mete, per ciascun capo di essa, & vn grande obelisco nel mezo, con altri ornamenti: ma vi si veggono correre d'intorno quattro Quadrighe, ciascuna delle quali alla vittoria aspirando, si studia in quanto può, di fare suo corso veloce, per giungere al punto della desiata meta. Così fatta fabrica, non d'altro, che del Circo Massimo fà mostra; il quale con Reale splendore, e magnificenza fù, come s'è detto, da cotale Imperadore risarcito, & ornato. E quantunque in Augusto, & in Nerone si toccassero molte cose appartenenti a così fatti Cerchi; non mancando per tuttociò luogo di fauellarne di vantaggio, si soggiunge: che nel rappresentarsi da gli Antichi, delli spettacoli al Popolo, alcuni di questi seguiuano il diletto, che si trahe dalla pace, e dall'otio; & altri erano indirizzati allo studio della guerra, e del negotio: e sì come ne'primi s'haueua per fine il risuegliare il vigore della mente, e dell'ingegno; così ne'secondi si eccitaua la gagliardia delle forze, e dell'animo; & amendue tendeuano all'ornamento, e alla salute della Patria. Nella prima, dunque, doue si scorgeua il diletto della pace, veniuano introdotti i Poeti, i Musici, e gl'Histrioni; come nella seconda, che riguardaua gli studij della guerra, si faceuano diuersi certami, e contese spettanti alla forza, & alla destrezza de'corpi. A primi si daua il Teatro, che altro, cotal voce non suona, che spettacolo, ò luogo da guardare. A secondi, se erano spettacoli di agilità, e di destrezza, come correre, saltare, e simili, si daua il Circo; doue il Popolo circolarmente disposto, staua mirando ciò, che colà entro si rappresentaua. Se poi li giuochi erano di forze, cioè di fare assalti, o di combattere con le fiere, o con gli huomini, dauasi a questi l'Anfiteatro; il quale di due Teatri congiunti insieme, con le fronti loro, si componeua. Era la forma del Teatro simile alla Luna, quando inuecchia: piegaua il Circo con, le corna in lungo, e stendeuasi molto, perche fosse commodo alle Carrette, & a'Caualli, che vi correuano; e vi si soleua anche introdurre dell'acque, e farui dentro delle pugne nauali.
Il Circo non haueua portici, e si vuole, che fosse fatto ad imitatione delle cose celesti; peroehe dodici erano iui l'entrate, secondo pur sono dodici i segni: sette mete, e termini, per li sette pianeti; & erano le mete distribute nel mezo della lunghezza del piano da Leuante a Ponente di proportionata distanza frà loro, in guisa, che le Carrette poteuano correre per mezo gli spazij del Circo, come sono vsi di fare il Sole, e la Luna sotto il Zodiaco: nè si lanciauano in cotal luogo più di ventiquattro dardi, per le ventiquattro hore, che fanno vna riuolutione del Cielo: Diuideuansi i Corridori in quattro liuree, cioè l'vna di color verde, per dinotare la Primauera; l'altra di rosato, per significare la State; la terza di bianco posta per l'Autunno; e l'vltima fosca, per rappresentare il Verno: Chiamauasi carcere il luogo, di do ue s'incominciaua il corso; ed è quello, che viene hoggi inteso col nome di mosse. Ma furono più Cerchi in Roma, e l'vno detto Massimo, del quale si fauella in questo luogo, hebbe suoi principij, & accrescimenti, secondo si disse in Augusto; & essendo poi, in gran parte rouinato, fù da Traiano risarcito, & accresciuto, e di molti vari, e belli ornamenti arricchito: onde per gloria di lui, e per serbare la memoria d'vn così fatto beneficio gli fù stampata la descritta medaglia.
Hebbe Traiano in gran pregio il vedersi ergere in publico delle Statue d'oro, e d'argento. Fù notato per carnale, e che il vino gli nocesse: ma nè vsò giamai violenza ad alcuno, nè si conobbe, che beuendo, gli restasse offuscato l'intelletto. Non lasciò di vsare varie liberalità verso il Popolo; e se ne raccoglie vn segnale nella medaglia, che alla testa laureata, e lettere: IMP. CAES. TRAIAN. AVG. GERM. P. M. TR. P. s'aggiungono nel rouescio due
7. palchi; sù l'vno de'quali fiede l'Imperadore, che con lo stendere la destra mano, fà segno d'ordinare alcuna cosa ad vna figura sedente sù l'altro, è che distribuisce il Congiario a persona,