Full text: Simeoni, Gabriele: DIALOGO PIO ET SPECVLATIVO,

46.

Ch'Hymeneo non chiamate in dolci versi?
Che con perpetua legge
Corra à congiunger coppie cosi rare.
A render lieti homai la terra e'l Mare,
εt obligar chiregge
L'un regno, & l'altro, & reggerà Sauoia,
Che sol dee ringratiare
Dio, e'l buon Re, ch'el traggon fuor di noia.
Moui Canzone il passo
Doue Arrigo & Filippo han giusto impero?
Di, che il Popolo lasso
(Temendo ogn'hor di qualche caso reo)
Non ha piacere intero,
S'ei non sente gridar,
VIVA HYMENEO .


   
   VRAN.. La quale prescienz a chiarita per la subita morte del Re Arrigo, & per le feste disturbate, doueua tanto piu recare à gl'huomini merauiglia quanto manco appariua occasione ne segno di futuro impedimento da l'vn lato & l'altro.
   DIPIS.. Grandißima cosa è certo questa che mi conti, & parmi che tu foßi veramente Profeta. Ma dimmi
E 3


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