Full text: Simeoni, Gabriele: DIALOGO PIO ET SPECVLATIVO,

32.

vitio di Sardanapalo, & di Tiberio.
Credere bene & male d'ogniuno per la bocca d'altri.
Tolemeo d'Apelle, & Giustino Imp. di Narsete, onde questo rouinò vna parte dell'imperio, & quello dipinse la calunnia.
Non rubare à i suoi piaceri & al giorno due volte iij. hore per vedere & sapere egli stesso i fati suoi, & quei d'altri.
Farse piu temere, che amare, quello nascendo da troppa superbia & auaritia, & questo da liberalità & da clemenza.
Perdere vna volta il credito & la fede.
Schifare di leggere ogni cosa, & d'ascoltare ogniuno.
Concedere i benifitij, offitij, dignità, & magistrati per fauori, o per danari.
Vdire piu volentieri i buffoni, che ragionare gl'huomini saui.


   DIP.. Il Popolo?

   VR.. Confusione apparechiata al bene & al male.
Furia irreuocabile.


   DIP.. La Discretione?


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