218.
DIPIS..
Questa tua memoria (per quan to io t'hò cognosciuto & cognosco) mi pare che punto nõ sidiscosti dal vero, oltre à che molto mi piace la nuoua maniera non disforme all'antica di questo Epitassio, doue in poche parole (le quali non poteuono essere manco & saranno à punto giudicate da gli buomini che haranno dottrina & giuditio) si vede compreso l'ornamento meritamente appropriato dalla virtù alla sipoltura, il nome & co gnome inter pretati secondo gl'Hebrei, la Patria, il padre & la madre nati liberi cioè nobili, l'ascẽdente, i costumi, gl'essercitij, i desiderij gl'humori, le compleßioni, l'intelletto, il giuditio, la sincerità, l'amicitie, l'opere, le inuentioni, tre parti o virtù reali, il matrimonio, l'eßiglio, la prudenza, la integrità, le peregrinationi, gl'offitij la religione, gli stu dij, il diξpregio delle richezze, i magistrati con l'età & con i luog hi, la constanza, & in somma tutta la vita, morte & futura memoria d'un generoso & nobile huomo, siche muori à tua posta, che piu sempre potrà la tua buona fama col testimonio delle tue opere, che tut ta la malignità de tuoi nimici, i quali di te haueßino pensato, o volessino