214.
Mostrõmi poi il Castellano un', altra cappelletta in volta tutta dipinta, dicendomi che era la camera d'Apollo, perche io feci subito giuditio, che l'vna delle due stanze seruisse per tempio, & l'al tra per l'habitatione del sacerdote.
DIP..
In effetto tu riceueresti vn grandißimo torto, hauendo tu dato lume à tanti popoli, Città, Prouincie, Statue, Medaglie, & sino à i simulachri, Oracoli & Templi de gl'antichi Dei, se doppo la tua morte non fosse la tua vita & memoria da qualche galantißimo huomo honorata con qualche bellißimo Sipolchro & Epitaffio.
VR..
Il mondo è si corrotto, & gl'animi de gli huomini sono tanto inuidiosi & maligni, che non volendo io altrimenti sidarmi di loro, hò già à questo proueduto, rendendo à un tratto io medesimo buon cõ to & vero testimonio della mia vita, come tu vedi qui di sotto.