Volltext: Simeoni, Gabriele: DIALOGO PIO ET SPECVLATIVO,

182.

densissimis castris castris compleuerant. Milites signo dato celeriter ad munitionem g k perue niunt, eámque transgressi, Trinis castris potiuntur.
   
   VR.. Questa parte posteriore della montagna versoil Craist, non si puo qui altrimenti in piano dimostrare se non per mezzo della lettera. Q. Ne puo il muro, o Forte soprascritto essere altroue stato fatto, che doue è il Borgo di Mardogna, atte so che di quiui alla cima è alquanto manco spatio che al pie del monte: auertendo (poi che i Romani partiti dal piano per guadagnare il Forte sopradetto, là sù correndo arriuarono, come dice il testo, Trinis castris) che questo fu schieratamẽ te Tre a Tre, essendo qui Trinis, come prima Quintis, termini distributiui, che significano Tres o Terni, quinis & quinque, come bene dichiara Suetonio in Nerone dicendo, Detecta confestim coniuratione pro summo numine, Trinίsque in die sacrificiis colere perseuerant. & Cicerone à Attico, Tullia mea literas reddidit Trinas: la quale spositione è anchora meglio verisicata da quello, che si vede scolpito nell'Arco di Seuero, come qui tu vedi.
Ma


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