Full text: Simeoni, Gabriele: DIALOGO PIO ET SPECVLATIVO,

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parimente ritrouare alcuno vestigio del marauiglioso Colosso di bronzo, che in x. anni fatto da Xe nodoro in honore di Mercurio, haueua d'altezza (come hà scritto Plinio) CCCC. piedi. Là onde con tutte le ragioni che potrò trouare & allegare, m'ingegnerò col medesimo testo di Cesare di prouare & mostrare, che il vero sito di Gergobia era circa à due miglia vicino al fiume d'Alier, che Cesare Elauer ne i suoi Comentarij hà nominato, & non sopra al fiume, come è stato in Frã Zese tradotto, male intendendo che Secundum si riferisce all'Essercito menato da Cesare lungo la fiumana. Ne che manco poteua essere Gergobia quella Città, che è hoggi Chiaramonte, come hã no alcuni altri detto, essendo questo colle facilißimo à salire, doue quel monte è da ogni parte (come dice Cesare & come io hò piu volte à cauallo & à piede sperimentato) inacceßibile.
Ma che altro argumento potremo noi desiderare maggiore, per farne capaci che quiui fosse la Città di Gergobia, quando à piè di quel monte si veggono anchora in piede le rouine d'vna Torre à modo di Chiesetta, che volgarmente, si domanda
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