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M. VLPIO
Traiano optimo sopra tutti gl'altri Principi, primo de forestieri, cominciò suo Imperio in Roma, l'anno del mondo 4060. dopo Christo nato 98. Costui, vinto il Re Decebalo, fece la Datia Prouincia. fece vn põte de pietra nell'Istro, Superò i Parthi, & superatili dette loro vn Re. Aggiũse à l'Imperio, le prouincie dila dal Tigride, Guastò & quasi destrusse l'Armenia, & l'Arabia. Teneua conto dell'amicitie, & de gli ingegni eruditi, & anche de semplici: ne esso era alieno dalle lettere, & dalle muse. Di questo Cesare, fece mentione Iuuenale, nella 7. Satira, dicẽdo,
la speranza, & arte de gli studi si trouuasolo in Cesare, perche in questo tempo lui solo ha risguardate le Camene malcontente.
Fece prouincie, l'Armenia, l'Assiria, & la Mesopotamia, & appresso l'Arabia. Messe nel mar rosso in ordine vna armata nauale, per guastar con essa i consini della India. Con la ciuilità & moderatione superò la gloria militare. Fù inuerso tutti liberale, donò à molte città esentione, & à certi amici che lo colpauano ditroppa piaceuolezza inuerso di tutti, rispose:
sempre desiderai tal'Imperadore essere inuerso i priuati, quale io priuato desiderai gli Imperadori mifußino.
In somma, el fù tenuto esser vicinissimo à Dio. Tornando della Persia, di profluuio di ventre finì sua vita, d'anni 62. & di suo Imperio quasi 20. Fù alquanto dedito al cibo & al vino. Eutrop. lib. 8. & Aurel. Vitt.
PLOTINA
moglie di Traiano, con tanta modestia & santimonia si portò in quella somma altezza, che mai nessuno con ragione si potette di lei dolere. Dione Cassio.