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PIETRO
Ronsardo Francese di Vandomo senza dubbio alcuno prencipe delli poeti, che al tempo nostro sioriscono in lingua Francese, è riuscito si eccellente in tale arte, che quasi pare agguagliare Virgilio, ò Homero, da quali caua tutto il bello, & buono. Attalche gli altri Frãcesi, poeti essẽdosi messi ad imitarlo, alcuni vanno diuentãdo di gran valore, altri poi come simie volendo pure rassomigliarli, niente se gli approssimano: imperoche, mentre hanno solo la mira al numero, & rima delli versi, lasciano poi l'inuentione, la dispositione, l'elocutione, & l'agarbatezza della sintione, che sonto le principali parti della poesia: finalmente, lasciata la cosa stessa, & il soggetto, s'attaccano alle parole. Hor Henrico secondo, & Carlo nono suo figliuolo fauorirono assai li studij di costui; li quali essendo gia morti, egli quasi sempre ha tacciuto.
PONTO
Thiardo Francese da Machone, è molto degno, che sia messo nel numero de gli huomini dotti del tempo nostro: imperoche la sua dottrina è gia nota non solo per la Francia, ma ancora per altri paesi, del che fanno testimonio lesue opre si erudite, massimamente in verso. Li Re di Francia hanno fatto gran conto di lui sempre, & specialmente Henrico, che hore regna, l'ama assai, & ha procurato, che sia fatto vescouo di Scialons.