277.
FRANCESCO
Duareno dottor di legge chiarissimo à nostri tempi, quanto di vtilità habbia arrecato alla sua professione, ne fanno buon testimonio le sue dottissime opre. Hebbe vna lettura in Burges, doue si guadagnò si gran concorso di sco lari, che si fece vn nome di essere il più brauo Dottore, che fusse à quel tempo. Scrisse vn trattato, intitolato de in litem iurando, iudiciísque bonae fidoi, & arbitrariis. Scrisse vn'epistola, doue tratta del modo d'insegnare, & imparare leggi. Compose l'Apo logia della giurisdittione, & dell'Imperio. Ancora otto libri delli ministerij, & beneficij Ecclesiastici, sopra il primo, & secon do del Digesto vecchio, sopra il primo, & secondo dell'Infortiato, sopra il primo del Digesto nuouo, sopra il primo del Codice. Et molte altre opre. Fiorì nell'anno della salute 1555.
FRANCESCO
Balduino Dottor di legge eccellente, ha portato gran lume à questa nostra età, hauendo hauuto lettura in quasi tutte le celebri vniuersità di Francia, & sopra tutto in quella di Angieuins: doue, come ad vn oracolo concorreuano persone d'ogni banda, per consultare con lui dubbij d'importanza. Hebbe egli vna memoria felicissima, & era vn bel, & eloquente dicitore. Finalmẽte essendo stato chiamato à Parigi da Carlo nono Re di Francia, per rispondere alli legati di Polonia, che erano venuti à nominare per Reloro l'Inuitissimo Henrico, fratello del Re, hora Re Christianissimo di Francia, & hauendo fatto egli il suo vfficio honoratissimamente, morse, nell'anno della salute 1560.