HENRICO
secondo, l'anno 1547. nel dì del proprio natale reuoluto el tempo, cioè l'vltimo di Marzo, successenel Regno di Francia, al padre suo, Franc. Valesio. Costui il seguente anno, dato soccorso di grande esercito à gli Scozzesi, per antica amicitia cõfederati, che da gl'Inghillesi erano assai molestati: su però lesercito nimico. la lega gia intra ì Suizzeri, & el suo padre cominciata, rinnouò, ampliò, & stabilì. Dopo questo, con arte, forzè & impeto, assaltata Bologna di in su'l mare, & prese le fortezze intorno, costrinse il Re d'Anglia à chieder pace, lasciãdoli essa Bologna libera. Dipoi, à molti preghi di piu Principi della Alamagoa, quali, per la lor liberatione, gli domandauano soccorso, fatta lega con essi, andò in essa Alamagna in personacon grossissimo esercito, & passãdo pigliò Metz in Lorena. Nel suo ritorno, espugnò Danuiglier, Iuoy, Mõmedi & molte altre città & Castelli, à gli suoi auuersari prima refugio sicurissimo. In questo mezzo, si ricõciliò Iulio terzo Papa, al Re: qual poiliberò la Mirandola, stabilì Parma, & al populo Sanese (scacciati gli Spagnuoli) tẽdette la pristina libertà. Mentre che queste cose si fanno in Italia, Cesare dopo vna prudentissima ritirata, ritornato, assediò Mets in Lorena (gia dal Re con valẽtissimi Caualieri ben fortificata) con piu che 100000 armati: mà fù per il valore Francese costretto à nuoua ritirata, hauẽdo perduti (dopo l'altre cose) di ferro, fame, & freddo gran parte del suo esercito.
CATHERINA
de Medici, d'Henrico consorte, di costumi & virtù ornatissima, in modo resplende, innanzi à tutto, per prudenza, & religione, che par'al tutto incredibile à dirlo. Per questo da tutti i populi, è amata, & honorata per le virtù risplẽdenti che sono in lei: per questo è grandissimamente grata & amata dal Re suo marito, al quale ha partoriti sei figluoli.