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CLEMENTE
Maroto Poeta Francese fù di gran grido, quãdo cominciò ad hauersi in preggio il verso scritto in lingua Francese. Ma alli giorni nostri, quando in gran maniera s'è perfettionato lo stile, nascendo tutta via gran numero di Poeti, li suoi versi nõ sono in quella riputatione, in che erano, se bene in effetto fossero belli, & politi. Et essendo si grandemẽte cresciuto il numero di poeti Francesi, non si potebbono in questo libro raccõtare tutti: ma basterà ponere vno (come qui appresso farà) il quale senza dubbio è il primo. Hor costui voltò alcuni Salmi in verso, similmente le Egloghe di Vergilio, il Giudicio di Minos, l'Encomio di Beraldo, & compose altre molte operette, pure in verso.
MAVRITIO
Sceua Lionese pur Poeta in lingua Francese, il più celebre di tutti, che furono à tempo suo, tanto in dottrina, quanto in eloquenza. Hor costui compose molte poesie, con le quali immorta ò il suo nome, & hauendo non so che del genio di Dante, poeta Fiorentino, si oscuro, & difficile, scrisse quella sua Delia, si stimata da Poeti di nostri tempi. Fù poi d'vn'ingegno tale, che da se stesso era bastante à fare bellissimi ritroui. Laonde, quando il Re Henrico secondo fece la sua prima entrata in Lione, nell'anno 1544. per opera sua fu raccolto con honoratissimi archi trionfali, imagini, pompa, & altri apparechij. Compose ancora il libro intitolato, il Microcosmo, ripieno più presto di dottissimi concetti, che di vaghe parole.