LODOVICO
Ariosto Ferrarese si mette ragioneuolmẽte nel numero di più famosi poeti. Visse al tẽpo di Hercole duca di Ferrara, il quale il mese sù, & aggrandì molto, mettendo o nel numero di primi suoi consiglieri. Egli compose quel si raro libro, detto Orlando Furioso, nel quale tratta delli dodeci Palladini di Francia, al tempo di Carlo il Magno, & tesse questo suo poema con tanta leggiadria, che tutti tanto donne, quanto huomini, allettati da quella, s'inuaghiscono à leggerlo, imperoche oltra il parlare elegante, giocõdo, & dotto, si possono altresi cauare da quello assaissimi essempij di virtù, con grande frutto di lettori, & la cognitione di molte historie di cose occorse al tempo dell'auttore. Fu cotale libro trasferito in lingua Frãcese, Spagnuola, & altre. L'istesso scrisse Tragedie, comedie, & altre Poesie. Fu ne gli anni della salute 1540.
PIETRO
Aretino fu à suoi tempi vn bel dicitore: & si teneua per lo più in Venetia, doue era molto caro à molti di principali. Cõpose, & mandò in luce molti libri, la maggior parte di, stilo satirico. Scrisse Tragedie, Comedie, Epistole, & inuettiue. Era egli di natura maledico, massime di Prencipi, li quali, per chiuderli la bocca, gli faceuano di buoni presenti. Tra gli altri Francesco il primo Re di Francia, con hauerli fatto presentare vna gran collana d'oro fatta à lingue, raffrenò quella lingua si maledica: & per l'istessa causa Carlo V. gli mandò vn bell'ornamẽto d'oro, lauorato à foggia di orecchine, per lo quale dicono, ch'egli s'insordisse ad vdire male dell'imperatore. Laonde non volse mai poi ne dire, ne vdire dire male di questi grãMonarchi. Ma seguitando di dire male hor di questo, hor di quello, campò bel pericolo della vita. Per tanto se ne moderò poi. Alcuni anco ra il tengono per Atheista, del che ne fanno fede le sue opere. Laonde meritamente sono state prohibite della santa chiesa. Fu egli nelli 1540.