FRANC.
Sforza, figluol di Sforza da Cutignuola, adottato da Filippo, donato della casa & insegna de Visconti, & fatto genero, l'anno 1430. morto el suocero, l'anno seguente, finalmente per singular' & somma virtù peruenne al principato di Milano. Tirò tal cognome dal valorosiss. padre, qual, di basso & vile, datosi à la militia, ragazzo, sforzando tutti gl'altri in tutti i modi, guadagnò tal cognome Sforza. Per tutti i gradi salì al supremo della militia nel suo tempo. Francesco adunque ottima pianta di buona radice, fù liberale, eloquente, magnanimo, & tanto vittorioso nell'arme, che da Cesare à i dì suoi, hebbe pochi pari. Contro Eugenio Papa, cõtro Venitiani, Fiorentini, & Milanesi hebbe molte vittorie, & quasi ridusse à niente le parti Guelfe & Ghibelline, & era il terror di tutta Italia. Entrato in Milano, trouò tutto rouinato, & cittadini fuggiti: mosso à compassione, tutto fesse restaurar meglio che nõ era prima. Fece pace con i Venitiani, con l'esempio del quale molte città posorno l'armi. I Genouesi, cognosciuta la sua prudẽza, & rara virtù, hauẽdo tra se graui discordie, seli dettono con ogni lor dominio. Quietato drento & fuori, riedificò da i fundamenti in Milano, ilsuperbo castel detto di Gioue, prima dal popolo disfatto. In Milano fece vn celebratissimo hospitale per poueri infermi, qual dotò di ricche rendite. Nel Duomo, chiesa rara in Italia, spese gran thesoro. Regnò anni 16. Vedi el Supplem. lib. 4.
GALEAZZO
Maria Sforza, successe à Francesco suo padre nel Principato. Costui, in breue disprezzata & scacciata sua madre dal gouerno, datali dal padre sendo giouanetto, tutrice, & amministratrice, rouinò in molte sceleratezze. Cosi ornato d'adulteri, incesti, homicidi, stupri, & sacrilegij, l'ãno 33. di suainfame vita, lasciati quattro figluoli, nella chiesa, el dì di san to Stefano coperto di ferite fù morto. Vedi el Supl. delle Chr.