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COSTANTE
, figluolo del sopradetto Heraclio, & di Gregoria figluola di Niceta Patricia, ottenne l'Imperio, fauendo per lui il Senato che haueua in odio la sceleratezza di Martina. Costui anche è chiamato Costantino terzo, quale assai amato da l'auolo Heraclio successore di Foca, hauendo conseguito grandi administrationi & honori, & fattosi herede dell'impietà dell'auolo, prese Martino Pontifice Romano, che segli contraponeua, & lo costrinse à morire in esilio. Vinto da i Saracini, si fuggì. poi impetrati da i medesimi dui anni di triegua, seneua in Italia per nettarla & liberarla da i Longobardi. Da i quali anchora superato, conuertì la sua ira & rabbia, contro i suoi. Onde prese & leuò via le lamine & piastre d'argento delle quali era coperto il Pantheon, & altre cose pretiose che potette, sene portò in Sicilia. Doue faccendo il sesto anno, & ricercando il tributo crudelmente, lauandosi in vn bagno, da i suoi ministri (sendo autore Mazese) fù vcciso, d'anni 27. di Imperio, l'anno del mondo 4605. & dopo Christo nato 643. Pomp. Diac. lib. 8. Egna. lib. 2.
COSTANTINO
maggior di tutti i fratelli, sendo succeduto al padre Costante, passò in Sicilia, e vendicata la morte paterna, contro Mazese Tiranno, & gl'altri consapeuoli, fece guerra cõtro i Saracini in terra & in mare anni sette, felicemẽte: in vn solo assalto n'vccise 30000. & gl'altri fè tributari. In quel tẽpo fù visto la prima volta quel fuoco lauorato che arde anchora nellacqua, trouato da Callinico: per la qual cosa gl'Arabi nimici molto si spauentorno. Fù nell'Imperio anni 17. Fù detto anche Pogonato, cioè Barbato.