12.
nonstructural
13.
GVGLIELMO ROVILLIO
A I LETTORI
SALVTE.
COME ne giochi, & feste Megalẽsi, sotto gl'ombracoli delle scene che si voltauano, oltra gl'altri ornamẽti de giochi, furno gia viste varie forme, & faccie notabili di diuerse per sone: cosi in questo cerchio de la terra, theatro amplissimo, sottoi velamẽti & ombre de larghi cieli, intra tanti spettacoli, niẽte piu degno si può vedere, che l'humana faccia, nella quale (anchor per confessione de i nimici Demoni) è la veneranda & admiranda similitudine di Dio, & in vno spatio tanto piccolo (ma honorabile & sacro) si veggon chiari scolpiti i segni d'ogni virtù. Della cui eccellente, & suprema dignità, in questo modo cantò Ouidio:
Guardon gl'altri animai tutt' à la terra:
Mà l'huom', la fronte al ciel', & à le stelle
Sublime alzata à cose assai piu belle
È dal sommo fattor, qual mai non erra.
Per la qual cosa, quei nostri antichi, solleciti d'estender l'immortal nome & gloria de gl'huomini eccellenti, & insieme la lor propria, prudentemente conseruando la memoria de l'Antichità, per proueder' à la dottrina de discendenti, dipinson le forme & effigie de gl'huomini & femine illustri, non solo con lettere & scritti, quasi come con certi lineamenti:ma anchora si sforzorno che si cõseruassino à la posterità in tauole, in muri, in marmi scolpiti, & rileuati, & metalli gittati, ò con ferri intagliati. Et principalmente segnorno & figurorno la bellissima & nobilissima parte del corpo humano (qualla sapiente Natura ha voluto che sia al tutto conspicua & sempre manifesta & aperta) in piccoli circoletti di metallo, & poi d'argẽto, & d'oro,