159.
PVBLIO
Cornelio Scipione, chiamato il maggiore Africano, da Africa superata, sendo d'anni 24. (huomo, & della sua età, & in ogni tempo dipoi, primo quasi intra tutti i Romani, vendicatore del padre & del zio) piglia Cartagine d'Hispagna come vna nuoua & integra Prouincia, nella quale gl'Afri haueno tutto il lor'oro & argento, & ogni munitione da guerra. Prese qui Magone fratello d'Annibale, qual mandò à Roma con gl'altri Ne contento hauerne discacciati i Peni & Afri, la fece Prouincia stipendiaria à Romani, & tutta la sottomesse à l'Imperio Romano, di quà, & di là da l'Ibero: & primo intra tutti i Romani si estese insino à i Gadi: ne tanto si studiò di farla Prouincia, quanto di rattenerla. Gl'ostatici degl'Hispagnuoli, rendette à loro Padri & parenti. per il che quasi tutte le parti della Hispagnia segli dettono. Scacciò Asdrubale fratello d'An nibale, poi che l'hebbe vinto, & prese grandissima preda. Vltimamente dando luogo alla inuidia, fattosi esule dalla patria l'anno del mondo 3777. & auanti Christo 185. si ritirò in Linterno, doue si crede che e sia sepolto. Eutr. lib. 3. Flo. lib. 2.
TERENTIA
Emilia moglie di Scipione Africano, fuor dell'vso delle donne vedendo il consorte vecchio forte innamorato & consumarsi d'vna ancilla, per non diminuire la sua dignità, tacette, & con animo costante sopportò. & di piu, sendo lui morto, per leuare ogni suspitione, la liberò, (perche era schiaua) & la dette à vn suo liberto per moglie. Supple. Chro.