17.
noi (quando fussimo contentiosi) riprender la sua di falsità. Chi nel secol futuro vedrà le monete delsereniss. Carlo quinto Imperadore, di Franc. Valesio Re Christianiss. del gran Turco, & altri con le proprie effigie, in diuerse loro etadi, & paesi battute, senza la barba, & con quella spessa & longa, con capelli, & sensa, con elmetti & altri diuersi habiti sopra el capo (come chiaramente tua prudenza cognosce) non bene, maingiustamente, ne giudicherà alcuna falsa, per la dissimilitudine: perche anchora le lettere à la moneta cercunscritte, gli sarebbono testimonio in contrario: come per esempio, in Iul. Cesare, & in M. S. Ottone Impera. & altri, qui in questo libro puoi vedere. Finalmẽte, ò splendido Lettore, che vedi qui i viui fonti di tutti i thesori di virtù, gloria, honore, & immortalità (perche vedi in faccia come viuenti, tutti i primi capi di nationi, & popoli, gl'inuentori di leggi, di costumi, di lingue, di scenze, d'arti, d'ingegni, di virtù, di valore & di fatti gloriosi in terra & mare) fàin tal modo che nel nostro terzo Tomo, habbi ad esser'anchor vista & mirata la tua medaglia, con i titoli de fatti tuoi gloriosi & illustri. In questo mezzo, viui felice.