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THEMISTOCLE
Capitano fortissimo de gl'Atheniesi, & insieme prudentissimo, era inceso da gran desiderio di gloria. Costui hauendo rotti & discacciati i Persi, & il loro Re Serse, riedificò Athene, la cinse di muraglie, & aggiunse à la città Pireo l'anno del mõdo 3492. & innanzi à Christo 470. ne anche fù senza inuidia. Era solito di dire, che da gl'Atheniesi non era honorato: ma che quando erano percossi dalla tempesta, sendo el pericolo imminente, ricorreuano à se come sotto vn platano: & ritornata la serenità, lo gittauano à terra. Per suffragij fù mandato fuori d'Athene, & abbassata la sua dignità & ricchezze, la contraria fortuna lo constrinse à raccomandarsi con humiltà al nimico della sua patria. Nientedimanco sendogli comandato dal Re de Persi, al quale era rifug gito, muouere guerra à i Greci, l'ira non lo concitò, ne spinse contro i suoi cittadini, ne i massimi honori & ricchezze lo potettono spignere à prouocare la patria sua con armi: forse stimando tal'opera sopraleforze sue, abondando all'horala Grecia di eccellentissimi Capitani, & massime di Cimone. Dicesi adunque che hauendo beuuto sangue ditoro, & veleno insieme misso, finì i suoi dì in Magnesia, d'anni 65. Plutarco in Themistocle.
STESILEA
, femina di'singular bellezza, da Aristide, & Themistocle fù amata, forse che per l'amaritudine di qui nata, d'odio perpetuo bruciorno l'vno inuerso l'altro, benche la dissimilitudine de costumi, & della vita, si creda hauessi accresciuto non poco d'odio: perche Themistocle hebbe sempre Aristide con contraria opinione aduersario nella republica. Plutarco in Themistocle.