67.
MACRIANO
, sendo Gallieno remotissimo, & hauendo Aureolo vsurpato l'Imperio, fù fatto Imperadore, insieme con dui suoi figluoli Macriano & Quieto: & questo per cõsiglio, arte & opera, del Duca Balista, & cõ cõsenso di tutti i soldati. Costui andando subito contro di Gallieno, & tirando seco 45000. soldati, nell'Illirico, ò verò nelle estreme parti de Traci, venuto alle mani con Aureolo, fù vinto & con Macriano suo figluolo vcciso, & cosi in potestà d'Aureolo vennono trẽta mila soldati. Quello che lo vinse fù Domitiano Capitano fortissimo d'Aureolo, & huomo vehementissimo, il quale diceua, che tiraua sua origine da Domitiano Imperadore & da Domicilla. Di costui, Valeriano cosi scrisse al Senato da i confini della Persia: Io Padri Conscritti, faccendo guerra contro i Persi, ho fidato & commessa tutta la Rep. à Macriano, perche la virtù di lui fanciullo ci è nota nella
Italia
, di lui adolescente, in
Gallia
: del medesimo giouane, in
Tracia
: & finalmente di sua vecchiezza nello Illirico & Dalmatia. Et hauendo in diuerse battaglie combattuto virilmente, tal che puo essere esempio à glialtri, ci si aggiugne che ha figluoli giouani degni del collegio Romano, & degnissimi della nostra amicitia.
MACRIANO
minore, fù fatto Imperadore insieme co'l padre, & insieme con esso per il merito del quale egl'entrò nell'Imperio, sendo da Domitiano stato vinto: fù (come disopra dicemmo) spogliato di 30000. soldati.