L. VITELLIO
padre d'A. Vitellio Imperadore, sendo Prefetto della
Siria
, con mirabile arte condusse Artabano Re de Parthi, non solo à parlamento con se: ma anchora à le venerande insegne delle legioni. Apresso con Claudio Principe fece duoi ordinarij Consolati, & fù Censore. Tenne anchora la cura dell'Imperio, sendo Claudio absente nella espeditione Britanica. Fù huomo innocente, & di grande industria: ma molto infame per cõto d'una sua libertina. Fù anche in adulare di ingegno marauiglioso, & primo auanti tutti ordinò che C. Cesare Caligula fussi adorato come Dio, & primo di tutti l'adorò, non altrimenti hauuto ardire d'andargli innãzi, che col capo coperto & la faccia volta à l'indreto, & poi distendẽdosi à i piedi. Domãdò vnauolta à Messalina che gli sporgessi i piedi à scalzare, & la scarpetta destra che l'haueua cauata, sene portò intra la tunica & la toga, mostrando alcuna volta di baciarla. Morì di paralifi, il sicondo dì, che il male l'hebbe preso.
Sueto.
in Vitellio.
SESTILIA
laudatissima femina, ne ignobile, fù moglie di Lucio Vitellio, quale gli partorì duoi figluoli, i quali ambedui, padre & madre gli veddono Cõsoli in vn medesimo anno, sendo succeduto il minore al maggiore intra sei mesi. Il sicondo di questi, Aulo Vitellio, dopo
Ottone
resse l'Imperio. La Genitura, natiuità, ò isguardo dell'hora del suo natale, da i diuinatori Astrologi esposta, in modo spauentò padre & madre, che si sforzorno che nessuna prouincia, ò impresa gli fussidata, inmentre erono viui. La madre inteso che era stato mandato à le legioni, & chiamato Imperadore, subito lo pianse per mal capitato. Haueuano i Diuinatori predetto che Vitellio certo sarebbe Imperadore: ma che haueua à capitar male nell'Imperio, per forza di molti tormenti.
Suet.
in Vitellio.