24.
Note:
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· Census ID10030489: »Denarius of Claudius / Agrippina Augusta (RIC 81)«
· Census ID10050134: »Aureus of Claudius / Agrippina (RIC 80)«
· Census ID10025047: »Denarius of Claudius / Agrippina Augusta (RIC 81)«
CN. DOMITIO
Enorbarbo padre di Nerone, fù (come è detto) figluolo d'Antonia maggiore, & fù in ogni parte di sua vita detestabile, la prima cosa vccise vn suo liberto, perche recusò di bere quanto e voleua. Dipoi nella via Appia (non per innaduertensa) concitati repente i caualli, lacerò vn fanciulletto: & in
Roma
nel mezzo della piazza, à vn Caualier Romano, che liberamente contẽdeua con vn'altro, cauò vn'occhio. Fù diperfidia massima, & d'auaritia incomparabile, defraudò & ingannò orefici del pregio delle cose cõperate, & insino à i maestri del guidare le carrette. Per la mutatione de tempi scampò la punitione del crimine cõtro à la maiesta, & d'adulterij, & di incesti con la propria sorella Lepida, sendo reo di tal cose, circa il fine di Tiberio morì d'hydropisia, hauuto, da Agrippina figluola di Germanico Nerone, cattiuo vn'ouo, di cattiuo corbo.
Suet.
in Nerone.
AGRIPPINA
figluola di Germanico & madre di Nerone, quale hebbe di Domitio, si maritò la siconda volta à Claudio Cesare fratello di suo padre, il quale con blanditie & soie & estraordinarie carezze la allettò, & finalmente co il boccone del fungo lo leuò via, per far via à l'Imperio, à Nerone suo figluolo. Finalmente lei anchora, dal medesimo figluolo fù vccisa, per i spadaccini à questo far mãdati. all'hora esclamò cõtro del percussore, percuoti & trapassa questo mio ventre che ha prodotto vn mostro tãto feroce.
Suet.
in Nerone, &
Cornel. Taci.
lib. 14.