IVSTINO
minore, figluolo d'vna figluola di Iustiniano, prese l'Imperio in
Costantinopoli
dopo l'auolo l'anno del mon do 4529. & dopo Christo nato 567. Fù costui emulo & imitatore di Iustino, fece pace co i Persi, leuato però il tributo, qual i Romani soleuano annualmente pagare. Narse, dopo la vittoria de Gothi, era sopra tutta l'
Italia
, quando accusato à Iustino di mala administratione, si purgò & giustificò per lettere. Sofia mo glie di Iustino gli scrisse, che ritornassi à diuidere i pennecchi & rochate di lino à le donne, perche era eunucho. Per il che i Longobardi gente della
Germania
, qualierano in Pannonia chiamati da Narsete indegnato, con furore vennono in
Italia
, & da Albiono Re, insino à Desiderio per anni 204. la tennono diuisa in principati. Narse rispose cosi à Sofia, che era per tessere vna tela, qual mai lei era per distessere, ò distrurre. Morì di graue dolore di gotta ne piedi esso Iustino, l'anno vndecimo dell'Imperio.
Pomp. Leto
. Egna. li. 2. Longino fù il primo Esarcha in Rauenna l'anno del modo 4533. & dopo Christo 571.
TIBERIO
adottato da Iustino, resse sette anni assai felicemente l'Imperio. Spinse i Persi spesse volte rotti, drento à i loro confini, rihauuta la
Mesopotamia
. I Longobardi rotto il patto, aggrauorno molto
Roma
, con assedio crudele: ma finalmente l'ingiuria delle continue & grosse pioggie gli strinse ad abandonare. Nessuno sarebbe stato piu felice principe, se come nell'Oriente, cosi nell'Occidente le cose fussino successe. Visse con somma opinione di pietà & liberalità.
Pomp. Leto
. Egna. lib. 2. Diac. lib. 8.