TIMOLEONE
nobile Corinthio fù cõ poche galee mã dato in
Sicilia
à liberar Siracusa dalla Tirãnide di
Dionisio
, circa l'anno del mondo 3618. & innanzi à Christo 344. Poi che fù approdato, il 50.dì, prese la città, & appresso assediando la Rocca constrinse
Dionisio
ad arrendersi, & con pochi lo mandò à
Corintho
in esilio, & edequò la fortezza spianata, & rendette à i Siracusani la libertà.
Dionisio
in
Corintho
andò, tirando la vita priuata & misera. Molti coloni nuoui che di
Grecia
furno mandati ad habitare in
Sicilia
, furno da Timoleone begnignamente riceuuti. Dette dipoi leggi à i Siracusani. Adunque rihauendosi la città, & cominciãdo à rifiorire, riempiendosi di cittadini che da tutte le bande confluiuano, desiderando di rendere à tutta la
Sicilia
la libertà, & estinguere al tutto i Tiranni, mosse l'esercito cõtro dell'altro. Et Icete che s'era ribellato da i Cartaginesi, constrinse che permettessi rouinare le fortezze, & che andassi à viuer priuatamente intra i Leptini. Mandò Leptino Tiranno à
Corintho
, perche stimaua & giudicaua vn bello spet tacolo vedere i Tiranni Siciliani viuere in
Corintho
in esilio & calamità.
Plutar.
nella vita di Timoleone.
DIONISIO
Tiranno della
Sicilia
, generato da padre del medesimo nome, sendo successo al padre per fauore di soldati, nel principio liberò tre mila prigioni: rimesse & donò per tre anni i tributi, per acquistarsi il fauore del popolo. Ma leuati via quegli di chi haueua paura, assassinando gl'altri, diuentato odioso per la crudeltà, fù vinto, fù scacciato: poi ritornò, & per tradimẽto prese Siracusa. V n'altra volta sendo Capitano Dione, con aiuto de Corinthi assediato, lasciato il Regno, fù priuato di quello & viuette in esilio in
Corintho
, insegnando lettere à fanciugli. Autore
Iustino
lib. 21. &
Cicer.
nel.lib.4. delle Tuscul. &
Valer.
lib.9.