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di Dante, ne quelle del Petrarca in molti luoghi, & massime nella Canzone d'Italia, ne del Boccaccio nella nouella delle Papere, ne cio che ne ho detto & diro anchora io, dolendomi che ella è pure vna grandissima infelicita che la maladetta superbia, & la naturale inuidia di noi altri Toscani non habbino mai potuto, ne possino anchora cosi in casa, come fuora hauere fine: & che tra l'altre la Citta di Firenze s'habbia ne tempi passati hauuto à vergognare d'hauere lasciato morire à Padoua il Petrarca, Dante à Rauenna, il Boccaccio à Certaldo, & (quando piacerà à Dio) Michelagnolo Buonaroti à Roma: la quale cosa non nasce d'altroue, se non che à ogniuno pare sapere & essere qualche cosa piu che l'altro, & che i maligni cercano sempre la rouina de gl'altri, & gl'altri ricoprendo la loro debolezza col dire che gl'huomini sono leghieri, non sanno distinzione (onde nasce tutto l'errore) tra la loro ignoranza, & i meriti & qualita delle persone: laquale cosa non per altro mi dispiace se non per l'honore & vtile publico di cosi bella Patria, & non perche io mi tenga o senta particularmente da persona offeso, conciosia che nessuno (di qual natione si sia, & quanto si possa essere tristo, maligno, & ignorante) con tutte le sue forze & villane parole non saprebbe ne potrebbe mai con verita macchiare la chiarezza & purita di miei alti pensieri, ne contradire o nuocere al vero & manifesto testimonio che i miei costumi, la mia vita solitaria, le mie parole, la diuersita de miei nobili studij, & la mia libera professione senza danno di persona, hanno sempre fatto & farãno di me per l'auenire. Dal quale vero & odioso proposito ritornando alle antichita di Rauenna, dico che poco discosto alla sipoltura di Dante, io ne viddi vn'altra molto grande di marmo, conciosia che ella è lunga X. piedi, alta IIII. & larga V. con simili parole: