Eisenkrant, & gl'Italiani Verminacola , la quale il Feciale sueglieua con tutta la barba & la terra per mezzo l'altra

herba, che i Greci chiamorno ἄγρωστις , i Latini Gramen, gl'Italiani Gramigna, & i Franzesi Dente di Cane, & di quella

il Feciale si coronaua con il Padre Patrato, riputandola santa, onde ella fu chiamata Hierobotano, & in tale veneratione appresso à i Romani, che come noi facciamo con

l'asperge dell'acqua benedetta, cosi ei pigliauono vn pugno di Verminacola, tuffauonla nell'acqua, & ne bagnauano la casa & la famiglia, scopandone poi l'altare & la tauola, doue si faceuono i sagrifitij & conuiti di Gioue.
   Plinio nel suo XXII. libro dell'historia Naturale, parlando dell'vso di questa herba, dice:
   

Quoniam non aliunde sagmina in remedijs publicis fuere, & in sacris legationibus, quàm verbenae.
   Aggiugnendo anchora vn'altra vertu à questa herba, doue ei dice:
    Fertur sparso aqua Triclinio qua maduerit laetiores conuiuas fieri.
   Sopra questo passo io voglio vn poco parlare à certi

ignorantoni, che fanno professione di leggere, & leggẽdo senza alcuno giudizio, accusano spesso i buoni Autori, & intra gl'altri Plinio, con dire che egli è bugiardo come loro, in cambio di lodarlo & ringratiarlo d'vna si nobile & vtile fatica da lui presa, senza laquale (come soleua dire vn mio dotto Precettore) non sarebbe cosi copiosa la lingua

Latina. O quanti sono di questi Asini, che à pena hauere visto non che letto il titolo d'vn buon libro (& massime se cognoscono l'Autore, o che ei sia della loro propria natione, o pouero, o viuente) vi trouono subito à ridire qualche cosa:& tale s'impaccia di biasimare vn huomo, o l'opere sue per fare credere al mondo di non essere igno-
rante,