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Romani, la qual guerra fu commessa à L. Sulla Consolo. Ma ardendo d'incredibile desiderio C. Mario d'andare alla impresa di questa guerra, spinse P. Sulpitio Tribuno della plebe, che facendo una legge leuasse l'Imperio à Sulla, il quale attendeua a finire in Campania il rimanente della guerra Italiana; & ciò fece Mario, per trasportare il carico di questa guerr a Mitridatica da Sulla a lui, la qual legge hauendo ottenuta Sulpicio contra il parer di Q. Pompeio consolo, si fattamente, che uccise ancora un suo figliuolo, genero di Sulla, acceso esso Sulla in grandissimo sde gno, condusse l'essercito à Roma, & hauendo fatta una scaramuccia con gli inimici, entrato nella città, occupò come vincitore la rocca Capitolina; & per decreto del Senato, fece scacciare fuori della città dodeci giudicati suoi nimici, de quali P. Sulpicio Legislatore, essendo scoperto da un seruo, tratto di villa, fu ucciso. Il medesimo Sulla ordinò lo stato della città, secondo il suo parere, e dedusse Colonie. Queste cose cosi scriuono Appiano, Plutarco, e l'Epitoma l xvij. Le lettere dall'vna, e l'altra parte della moneta sono di L. Sulla, e di Q. Pompeio Rufo suo collega, ma quelle altre abbreuiate
RVP
. credo che vogliano dire
RVPHINVS
. il quale fu un certo Cornelio Rufino de i maggiori di Sylla, che fu consolo; & come scriue Velleio di sopra citato, molto illustre e celebre Capitano nella guerra di Pirro; onde noi dobbiamo pensare, essere stato in tal moneta dal Consolo Sulla notato il dette nome di Rufino, per onorarne la sua famiglia, che da colui era discesa. Trouasi ancora la moneta in oro, & in argento di Q. Pompeio Rufo, suo collega nel Cõsolato, la quale ha da uena parte la sella curule, con una saetta alla sinistra, et il ramo del Lauro alla dstra, con queste lettere intorno,
Q. POMPEI. Q. F. RVFVS. COS
. Et ha dall'altra la medesima sella curule, col lituo uerga dell'Augurato alla sinistra; e la corona del Lauro alla destra, con tale iscrittione intorno.
SVLLA COS. Q. POMPEI. RVF
. La qual moneta fu battuta l'anno medesimo. il ramo, e la corona del Lauro, si riferisce al trionfo; la sella curule può dinotare, che l'vno e l'altro di questi Consoli fossero stati Edili curuli, la quale era una seggia, fu la quale sedeuano gli Edili, e i Pretori, andando per la città rendendo ragione, & credo che sopra quella sedessero ancora i Consoli, che era il sommo magistrato; però si può riferire anco al Consolato. Conciosia, che la detta sella curule fosse etiandio nei tempi che succedettero data a gli Imperadori Romani, secondo che noi chiaro vediamo nei riuersi delle loro medaglie, come in Calicula dall'Adlocutione, & in altre.
LA MONETA
in argento di P. Seruilio Vatia, ha da vna parte la testa di Roma armata, con la nota solita del Denario di dietro. Ha per riuerso una biga tirata da dui caualli, sepra la quale vedesi la picciola imagine di una Vittoria, che nella destra tiene una sferza con tale iscrittione d'intorno.
VATIA. P. SERVIL. RO
. Questa moneta fu battuta in Roma l'anno medesimo della città con q̃lle di sopra, in occasione di un trionfo di Seruilio Vatia Propretore. Conciosia, che nel trionfo di On. Pompeio Strabone Consolo si soggiungono queste parole ne i fragmenti Capitolini.
IVS. C. F. M. N. V ATIA. PRO. PR. AN. DCLXV. XII. K. NOVEMB
. per le quali parole io giudico significarsi il trionfo di Seruilio Vatia Propr. bẽche di qual vittoria egli trionfasse, non si sappia certo. il quale Seruilio Vatia, fu dapoi il