Full text: Erizzo, Sebastiano: DISCORSO DI M. SEBASTIANO ERIZZO. Sopra le Medaglie de gli Antichi.

85.

del mese di Agosto si trasferisse nel mese di Settembre, perche in questo Augusto era nato, & in quello morto. Altri uoleuano che tutto quello spatio di tempo, che era corso dal dì del suo nascimento insino al dì della sua morte, fosse chiamato il secolo Augusto: & cosi fu scritto ne'libri, doue si notauano le feste, & cerimonie sacre, chimati Fasti. Ma poi che si furono risoluti in che modo voleuano onorarlo, fu laudato in due luoghi con oration funebre; la prima dinanzi al Tempio di Giulio Cesare da Tiberio, la seconda nella ringhiera uecchia da Druso figliuolo di Tiberio. Et da Senatori fu portato in Campo Martio, & quiui fu arso: doue fu uno che era stato Pretore, ilquale affermò insino con giuramento, che poi ch'egli fu arso, haueua visto la effigie di quello andarsene in cielo. Raccolsero le sue ceneri i principali dell'ordine de' caualieri, scinti, in camiscia, & scalzi; & le riposono nel Mausoleo: il qual sepolcro era stato fatto edificare da lui tra la uia Flaminia, & la riua del Teuere la sesta volta ch'egli fu Consolo. Tutte queste cose scriue Suetonio delle essequie, & del funerale di Augusto, & de gli onori, che doppo la sua morte gli fecero i Romani, dimostrandoci la sua consecratione, si come ne fanno chiara fede le sue medaglie
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  · Census ID10051453: »Sestertius of Tiberius (Augustus Seated / SC, RIC 49)«

in rame, che doppo la morte gli furono battute da gli Imperadori successori con lettere tali. DIVVS. AVGVSTVS. PATER . Di tale consecratione d'Augusto rende parimente testimonio Dione nel lib. 56. con tali parole. Postquam cadauer rogo in Campo Martio impositum fuit, primum omnes Poutifices eum circumierunt, deinde equites, tum legionarij reliquiq́ue milites, & ij demum, qui custodiae praefuerant, omnia praemia quae ob sua quondam egregia in bello facta ab ipso accepissent, super eum coniicientes. Post haec Centuriones acceptis facibus, iussu Senatus rogum succenderunt, eo absumpto aquila ex eo emissa euolauit, quasi animam Augusti in coelum ferens. His peractis reliqui discesserunt &c. Donde vediamo il funerale di Augusto, & la sua consecratione; & parimente leggiamo farsi mentione di quella aquila, che nelle Consecrationi de i Principi Romani si mandaua fuori del rogo; di che noi habbiamo ancora ragionato altroue, col testimonio di Erodiano. Mostra appresso lo stesso Dione nel libro medesimo, li diuini onori statuiti ad Augusto, in un'altro loco. Tum uero immortalitatem ei tribuerunt, flaminesq́ue, & sacerdotem Liuiam (quae tunc Iuliae etiam, Augustaeq́ue cognomenta acceperat) constituerunt, lictoreq́ue vti eam in sacrificijs permiserunt. Caeterum Liuia Numerio cuidam Attico, Senatori & Praetorio, decies sestertium dono dedit, quòd iurauerat uidisse se Augustum in coelum ascendentem, quemadmodum antiquitus Romulum Proculus vidisse perhibetur. Decretum quoque Romae Augusto sacrarium à Senatu; à Liuia autem & Tiberio factum. alibi quoque multis locis ei fana extructa sunt à populis partim volentibus, partim inuitis; No aeq́ue domus, in qua decessisset, in templum mutata. Dum eius Romae templum aedificabatur, auream ipsius imaginem in aede Martis lecto impositam collocauerunt, omniq́ue eam cultu,
qua in

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