Full text: Erizzo, Sebastiano: DISCORSO DI M. SEBASTIANO ERIZZO. Sopra le Medaglie de gli Antichi.

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cosa; & di questi creò Gordio Auriga prefetto delle guardie. Marcellino nel lib. 28. fa mentione di Auchinio Auriga, & nel 29. dice, che Atanasio nobile Auriga, essendo per una semplice leggerezza venuto in sospetto all'Imperadore Valentiniano, lo fece morire. Cassiodoro ancora nelle sue Epistole celebra Tomate un de i famosi Aurichi del suo tempo, & Aquilone & Hirpino, come da un'antica iscrittione si legge. Ma, se noi anderemo inuestigando li nomi de gli antichi, & piu celebri Aurichi, & Cursori de'caualli, che nelle medaglie si ueggono, noi ritroueremo al tri nomi di questi oltri li sopradetti. come nella medaglia in rame di Nerone, grande in età giouanile; con una palma impressa dinanzial uolto, con lettere. IMP. NERO. CAES. AR. AVG. P . MaX. Ha per rouescio vna quadriga con quattro caualli, con una figura sopra in maestà, che nella destra porta una sferza, & una corona, & nella sinistra una palma; & sotto la carretta ui sono due altre palme legate insieme, con questa iscrittione Euthimius. che fu il nome di un molto celebre quadrigario di quei tempi ne i giuochi Olimpici, il quale, per le molte sue uittorie ne i corsi delle quadrighe, fù adorato come un Dio, del cui ualore fa mentione Plinio al lib. 7. chiamandolo Euthinio pycta, si come in detta medaglia di Nerone da noi è stato esposto. Et un'alora medaglia grande. in rame, ha da un lato la testa di vn'Imperator con tutto il petto, penso che sia di Alessandro Mammeo, che tiene à mano, ouer regge col freno un cauallo, & nell'altra mano tiene una sferza; & ha dietro alle spalle uno elmetto; & nel piano di detta medaglia si uede ĩtagliata una palma. Ha per rouescio un quadrigario, che guida un carro tirato da quattro caualli, cõ li penachi in testa; il qual quadrigario tiene cõ la destra una sferza, & nella sinistra una palma, & d'intorno si legge questa iscrittione in lettere Latine PANNONI . . . Et di sotto il carro questa parola greca NIKA . cio è Vincas. giudicãdo io, che'l nome di quel quadrigario foße Pãnonio. Vogliono alcuni, che q̃sta medaglia sia di Nerone Claudio. Si come io ho insieme cõ la sopradetta un'altra medaglia appresso di me, grãde, in rame, che da una parte ha la testa cõ tutto il petto armato, s'assimiglia ad un Probo, che regge col freno un cauallo, & tiene nella destra una sferza. Ha per rouescio una figura, che tiene cõ ambe le mani certe armi, cõ correggie attacate, mostrano essere cesti, de i quali si armauano coloro, che si essercitauano al certame delli lor corpi, chiamati pugili, che cõbatteuano cõ certe armi, che cõ correggie di busali haueano attaccate palle, ò di ferro, ò di piõbo, come s'è detto. Di che ci fa fede la iscrittione intorno detta figura. VRSC. VINCAS . che perauẽtura era il nome di quel pugile, che cõbatteua con li cesti nel Circo. Di questi pugi li par che Horatio nel lib. 2. & Epistola prima ad Augusto dica.
Si discordent eques media inter carmina poscunt.
Aut Vrsum, aut pugiles, his nam plebecula gaudet.


    Oltre di cio io ho appresso di me un medaglione in rame, coniato di cauo, et di rileuo, che ha da una parte una figura armata di elmo, & di corazza, che nella destra tiene una sferza, & porta nella sinistra una palma, con q̃ste lettere intagliate COSMVS . Ha per rouescio coniato di cauo un bel cauallo, col penacchio in testa, & cõ questa iscrittione intorno SERACVSVS . Questa medaglia noi potemo giudicare, che fosse battuta, per memoria di un Cursore di caualli, di q̃lli che correuano da per se
soli,

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