Full text: Erizzo, Sebastiano: DISCORSO DI M. SEBASTIANO ERIZZO. Sopra le Medaglie de gli Antichi.

820.


Proficies nihil hoc cedas licet vsque flagello,
Si tibi purpureo de grege currit equus.


    Le quali doppo la sua morte, essendo per la sua crudeltà grande dal Senato guaste tutte le cose c'hauea fatte, si ha opinione che fossero tolte uia, et di nuouo ridotte alle prime quattro, poi che non si fa mentione, se non di esse quattro. Ma di che qualità et cõditione fossero questi Aurighi ouero Agitatori de'giuochi, appare per Dione istorico nella vita di Adriano, essere stati q̃sti Aurighi gouernatori delle carrette, ouero Agitatori, Serui, ò Libertini, oueramẽte forastieri, quãdo disse, ~pgãdo in vn certo spettaculo il popolo cõ gridi, che si douesse far libero un certo Auriga, rispose Adriano per la tauoletta, che sarebbe stata cosa iniqua, uoler far libero un seruo altrui, facẽdo al suo padrone ingiuria, & forza. perche q̃st'arte era cosa uituperosa esser citarla un generoso citadino Romano, Bẽche poi che la Rep. comĩciò a corrompersi, leggiamo che qualche uolta i nobili giouani Romani si missero à farla, et per q̃sto ne erano infamati. Onde Trãquillo riferisce nella uita di Calicula, qualche uolta hauere i Senatori q̃ste carrette essercitato. Et Dione dice nella uita di Nerone in q̃sto mõ. Qel che fù brutissimo et grauissimo, che gli huomini, et le dõne non solo dell'ordine Equestre, ma del Senatorio ancora, et nõ solo nell'Orchesta, Circo et Amphiteatro, sono entrati, come persone bruttissime, et dishonestissime, ma ancora alcuni di essi cãtarono cõ i pifari, saltarono & corsero cõ caualli, uccidẽdo le fiere & le bestie. Li famosi Aurighi poi et carattieri sono nominati segnalatamente, Boculo presso Erodiano, Felice preßo Plinio, et ne i marmi antichi Diocle, Auilio, Terentio, Tallo nella fattione Rosata, Comune, Venusto, Pontio Epafrodito nella Veneta, Flauio Scorpo, et Pompeo Muscleso nella fattion Prasinia. Di Flauio Scorpo notissimo Auriga, oltre quel che si vede ne i marmi della memoria di Diocle, fa spesso mentione Martia le nel x. libro. Onde si legge l'Epitafio di Scorpo.
Ille ego sum Scorpus clamosi gloria Circi
Plausus Roma tui, delitiaeq; breues.
Inuidia quem Lachesis raptum trieteride nona
Dum numerat palmas credidit esse senem.


    Martiale nel vij. libro à Domitiano, parla di Passarino & Tigre Aurighi in questo modo.
Adeo mentes omnium tenes vnus
Vt ipse magni turbanesciat Circj
Vtrum ne currat Passarinus an Tigris.


    Sesto Pompeo fa mentione di Ludio nobile in questo modo. Ci è la statua di Ludio, che gia percosso dalla saetta nel Circo è sepolto nel Ianicolo. L'ossa del quale poi per decreto del Senato, mosso da i prodigij & responsi degli Oracoli, furon trasportate dentro di Roma, & sepeliti sopra il Comitio; & sopra di eßo ui e posta una collõna con la effigie sua. Costui si fece celebre & egregio Auriga; & morì uecchio, dopo l'essere stato coronato in piu certami del correr de i caualli, perche haueua ottenuto Dccxxcij. Corone, il che à niuno era auenuto innanzi.
    Lãpridio dice di Eliogabalo, che in suo tempo furono celebri Protogene & Gardio nel primo certame di carrette; & hauergli poi sẽpre hauuti cõpagni in qualunque
cosa;

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