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Roma armata, col solito segno del Denario dinanzi, & con tali lettere
LABEO
, & poi dietro alla testa queste altre
ROMA
. Ha per riuerso vn carro tirato da quattro caualli, sopra cui vedesi il simolacro di Gioue, tenente nella destra il fulgure, & nella sinistra lo scettro, sotto il qual carro è signato vn rostro di naue; con tale iscrittione sotto
Q. FABI
. Questa moneta fu battuta in Roma l'anno della città sopradetto, in tempo che Q. Fabio Labeone Pretore riportò vittoria nauale dell' Isola Di Creta. Il quale Q. Fabio hauendo questo anno, come Pretore sortito l'armata, per non parere d'hauere vna ociosa prouincia, giudicò esser bene dipasare nella Isola di Creta. douei popoli Cidoniati faceano guerra contra i Gortinij & i Gnosii; & diceuasi, che vn gran numero di prigioni Romani, & della natione Italiana, era in seruitù per tutta l'Isola. Partitosi adunque il Pretore con l'armata di Efeso, tosto ch'egli peruenne al lido di Creta, egli mandò inuncij intorno alle città, perche si astenessero dall'armi, & rimenaßero i captiui. di che poco conto se ne fecero i Gretensi. nè fu alcuno che rendesse i captiui fuor che i Gortinij. Ma Valerio Antiate scriße, che furono al lora resi di tutta l' Isola intorno à quattro mila captiui, per la tema della guerra. Et che questa fù la cagione à Fabio, d'impetrare dal Senato il trionfo nauale, non hauendo egli fatta alcun' altra cosa. Sì che esso trionfò di cotale impresa, come scriue Liuio. Ii qual trionfo noi espresso vediamo da quella quadriga trionfa le, che nel riuerso della moneta si scorge, & che esso fosse nauale, il rostro della naue sotto i caualli signato ce lo dimostra chiaro.
LA MONETA
in argento di M. Fuluio Nobiliore, ha da vnaparte la testa coronata di vn Gioue, cõ tale iscritione d'intorno
M. FVLVI.M.F. NOBILIOR
. Ha dal riuerso il simolacro di vna Vittoria alata, che scriue entro ad vn trofeo, nel quale veggonsi spoglie di nimici cõ un rostro di naue, vn' ancora, & vn temone, & lettere tali
ROMA. EX S.C
. Questa moneta fù battuta in Roma l'anno della città
DLXV I
. in tẽpo che M. Fuluio Nobiliore Procõsolo, per la vittoria ch´ei riceuette de gli Etoli, & de gli Ambraci, & dell'Isola Cefalenia, triõfò poioche essendo esso Fuluio Cõsolo mandato. contra gli Etoli predetti, quelli superò cõ spesse battaglie, i quali costretti al castello di Ambracia se gli arreserò & cõtinuãdo più oltre la guerra soggiogò ancora l'Isola Cefalenia. Onde ritornato quest'anno à Roma, richiese il trionfo, & quello contra l'opinione di M. Aburio tribuno della plebe impetrò. Adunque esso Fuluio trionfò con titulo di Proconsolo degli Etoli, & di Cefalenia, si come scriue Linio, Eutropio, & altri. Di costui come Consolo fa mentione Cicerone nella prima Tusculana con tali parole. Cate obiecit vt probrum Marco Nobiliori, quòd is in Prouinciam poetas duxisset, duxerat aũt Consul ille in Aetoliã, vt scimus, Enniũ. Et Plinio parla del medesimo al lib. xxxv. Zeuxis fecit figulina opera, quae sola in Ambracia relicta sunt, cũ inde Musas Fuluius Nobilior trãsferret, &c. Adũque da i segni espressi nella presente moneta noi chiaro vediamo la vittoria di M. Fuluio de i popoli Etoli, Ambraci, & dell'Isola Cefalenia, vidẽdosi nel riuerso la Vittoria, che scriue entro à quel trofeo carico d'armi di nemici, l'ancora, il temone, & il rostro della naue, che ci dinotano la uittoria nauale.