Full text: Erizzo, Sebastiano: DISCORSO DI M. SEBASTIANO ERIZZO. Sopra le Medaglie de gli Antichi.

763.

tempo, si faceua (come dice Liuio) la numeratione della città. Onde in diuersi tempi vario numero di genti in Roma fu ritrouato. Et in tempo di questo T. Quintio Flaminino, & M. Claudio Marcello censori, che annouerarono la città vi si ritrouorono cclviij. mila, e cccviij. cittadini Romani. & non vi si annouerauano in cotal conto, se non quelli, che erano atti al combattere da dicisette anni insino a quarantacinque, perche quelli, che erano di più età, restauano per guardia della città in Roma. Et tanto da noi sia detto dei Censori. Fu signata questa moneta della deità di Diana, per la particolare diuotione, che Quintio Censore hauea per auentura à cotal Dea.
    LA MONETA in argento di L. Emilio Regillo, ha da una parte la testa di vna Dea, con la pelle caprina in testa, con le corna; la quale io giudico che sia di Giunone Sospita, con lettere tali di dietro REGILVS . Ha dall´altra parte vn carro trionfale tirato da quattro caualli, con la figura del trionfante sopra il carro, che tiene nella deststra una insegna militare, intorno a cui legionsi queste lettere PR. P. L. AIMILI. M.F . Questa moneta fò battuta in Roma l'anno della città Dlxiiij. in tempo che L. Emilio Regillo Propretore hebbe vittoria nauale di Antioco Rè della Siria. Conciosia, che l'anno presente furono tre trionfi in Roma, due del Rè Antioco, il terzo dell' Isola di Creta, de i quali due furono nauali, ciò è di L. Emilio Pretore Regillo di Antioco, & di Q. Fabio. Labeone Pretore, di Creta. il terzo fu il trionfo di L. Scipione Asiatico, condotto di Antiocho Rè di Asia. Onde quanto a L. Emilio Regillo, scriue Liuio, che egli hauendo come Pretore sortito l'anno innanzi l'armata contra Antioco, partitosi, infra Efeso, Samo, & Chio, venne alle mani co i capitani del Rè, onde vinse la sua armata, la ruppe, & la pose in fuga; & oltre a ciò prese sessantadue naui lunghe contutti i compagni. Et essendo ad eßo. Emilio in questo anno stato dato il Senato fuori della città nel Tempio di Apollo, doppo di hauere vditi i suoi egregij fatti, con quanta armata de gli inimici haueße combattuto, & indi quante naui haueße sommerse, ouer prese, di vniuersal consenso de i padri, gli fa sonceduto il trionfo. Trionfò egli le Calende di Febraio. Della medesima vittoria fa mentione ancora Floro: il quale, si come va pareggiando Antioco à Serse, cosi agguaglia Emilio a Temistocle con queste parole. Statim, & è vestigio itur in Asiam. Classis regia Polyxeni, Annibalique commißa, nam Rexpraelium, nec spectare poterat. Igitur duce Aemilio Regillo à remigantibus Rhodijs tota laceratur. Ne sibi placeant Athenę, in Antioco vicimus Xerxem, in Aemilio Temistoclem ęquauimus, &c. Il medesimo scriue Appiano nelle cose della Siria. Donde noi nella presente moneta uediamo la quadriga trionfale, con Emilio trionfatore sopra di quella, che ci dimostra il nauale trionfo del detto Pretore del Re Antioco, & della sua armata. Latesta della Dea Giunone Sospita, di cui è signata la detta moneta, per altro noi non potremo dire che fosse, che per la spetial diuotione, che Emilio hauesse à cotal Dea. Si ritrouano della gente Emilia le famiglie patritie, nelle monete solamente dì Scauro, di Paullo, di Lepido, & di Buca. Le quali noi habbiamo vedute. ritrouandosine gli antichi scrittori, & nelle memorie ancora dei marmi li Mamercini, & i Barbuli, & i Papi. Della moneta di. Scauro noi altroue ragionato habbiamo.
LA MO-

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