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vittoria trasportati à Roma. Di che noi di sopra habbiamo fatto mentione col testimonio di Plinio. Ma noi vediamo ancora nelle antiche medaglie questa prouincia dell'Africa auuolta il capo della pelle dell'elefante con la sua proboscide, di cui noi habbiamo altroue ragionato, Questo Metello chiamano gli istorici Quinto Metello Scipione Pio. Trouasi ancora vn'altra moneta in argento, la quale ha da una parte la testa di vn Dio, che vogliono alcuni, che sia il Dio Quirino, con lettere tali intorno
Q. METEL. PIVS
.
Et ha dall'altra vn'elefante, con cotale iscrittione
SCIPIO. IMP
.
La qual moneta giudico essere stata medesimamente battuta in Roma sotto il Consolato di questo Quinto Mettello Scipione Pio. Et l'elefante vi è dal rouescio segnato per la stessa memoria, che furono segnate le monete di sopra, battute sotto il suo Consolato. Ma io ho veduto appresso altre monete in argento, che furono battute sotto i Consolati di alcuni, i quali per essere discesi per lor legnaggio dai Re, segnarono le dette monete con le teste di quelli. Conciosia, che io ho auuertito, & osseruato nelle monete Consulari, che si concedeua in quei tempi dal Senato à i posteri di coloro, che per egregij fatti erano benemeriti della Republica, o per alcuna impresa di guerra felicemente fornita, ouero per alcuno edificio magnificamente fatto, ad vtilità & ornamento publico, o pur per altro rispetto, che potessero rinouare nella memoria de gli huominii chiari fatti de'lor maggiori, da i quali traeuano la origine, quantunque di lungo tempo adietro, & di molti secoli; facendo queste cose scolpire nelle publiche memorie delle monete, accioche in questo modo le tornaßero in luce, consecrandole alla immortalità, & eternità, aggiungendoui alcune volte le faccie de i Rè ritratte al naturale, traendole dalle antiche statue & imagini, le quali con grandissima veneratione erano ne'luoghi publici conseruate in Roma; & per molti secoli portate in spettacoli nelle pompe funebri: delle quali noi produrremo alcuni essempi. Et prima trouasi una moneta in argento, la quale ha da una parte segnata la testa barbata del Dio Quirino, o vogliamo dir Romolo, con tali lettere dirimpetto alla faccia
QVIRINVS
:
Ha dall'altra la Lupa con li dui fanciulli sotto Romulo & Remo, con tali lettere
ROMA
.
Et di sopra M.
ERENI. VARRO. LVCVLLVS
.
La qual moneta fece battere Marco Terentio Varrone Lucullo nel suo Consolato l'anno da Roma edificata
DCLXXX
. segnandola con la testa di Romolo, da cui voleua, che si credesse lui hauere tratta l'orgine. Nel medesimo modo segnò un'altra moneta. C. Memmio Quirino, della testa del Dio Quirino. Trouasi parimente un'altra moneta in argento di un Denario, che ha dall'un de'lati la testa di Roma armata con la nota segnata. X. del Denario dinanzi, & dietro alla testa ha vn uaso. Ha dall'altro lato la Lupa, con li dui fanciuli Romolo & Remo sotto, la quale ha da una parte il pastore Faustulo, & dall'altra si uede vn'arbore, con tali lettere sotto
ROMA
.
& d'intorno
SFX. POM. FOSTVLVS
.
Questa moneta fece battere in Roma Sesto Pompeio Fostulo Consolo l'anno della città
DCCXVIII
. il quale uolle segnare la detta moneta del simolacro del pastore Faustulo, dal quale i sopradetti fanciulli furono nodriti, & alleuati, come scriue Liuio al lib. I. per allusione del suo cognome, si come noi uediamo il medesimo in altre monete. Trouasi etiandio un'altra moneta in oro & in argento, che ha da una parte la testa di Numa Pompilio figliuolo di Pomponio, con certe lettere scolpite entro ad una benda reale, che dicono
NVMA
,
&