582.
in rame, greca di Settimio Geta, c'ha da un lato la sua testa, in età giouanile, con tale iscrittione d'intorno.
ΑΥΤ. Κ. Π. CΕΠΤ. ΓΕΤΑC. ΑΥΥΟΥ
. . . . cioè Imp. Caesar. Publius. Septimius. Geta. Augustus. Ha per riuerso la figura ignuda di Venere, che da vn lato ha il fanciullo Cupidine, & dall'altro un cauallo marino, che allude al suo nascimento della spuma del mare, onde fu chiamata ἀφρογένεια. con tale lettere intorno. ΠΡΟΥ??ΕΩΝ. La qual medaglia fù battuta da una città di Bithinia, chiamata Prusa edificata già da Prusia famoso Rè di Bithinia. Ma per frequente cognome fu chiamata Venere Cipria, percioche era adorata in Cipro. Onde Tibullo disse.
Et faueas concha Cypria vecta tua.
Ancora perche ella nacque in Cipro, fu detta κυπρογενής. Onde fcriue Lattantio, che Venere fu la prima, che in Cipro institui l'arte meretricia, & persuase alle altre donne, che facendo copia del corpo loro, attendessero al guadagno, perche non paresse esser sola impudica. Fu nominata ancora Venere Aurea da Vergilio & da Homero, il quale in vno hinno la chiama πολύχρυσον. & Pindaro Poeta la chiama αργυρόπεξοιν, cioè, che ha i piedi di argento, ouero bianchi & belli. Oltre di cio fu appellata Venere Pafia, dalla città di Pafo in Cipro, doue questa Dea hebbe un Tempio celeberrimo, di che noi altroue à bastanza habbiam ragionato. Ma per dir pure alcun'altra cosa sopra questa Dea, & per discorrere alquanto piu della natura sua, noi sappiamo che Venere secõdo le fauole fu la Dea della libidine, & della lasciuia, come quella che manda ne i cuori de i mortali i libidinosi desiderij. & gli appetiti lasciui, à i quali si finge questa Dea essere presidente. Onde la fecero madre di Amore, perche non pare, che si congiunga quasi mai huomo & donna insieme, se questo non u'interuiene. & à questa Dea diedero parimente gli antichi la cura delle nozze, per il carnale congiungimento. Et se noi uorremo anchora descriuere quelle cose, che della qualità della stella di Venere hanno scritto gli Astrologhi, diremo che quando nelle natiuità de gli huomini signor eggia Venere da se, allora si generano flemmatici, molli, & molto inclinati alla lussuria; e questo fa ella per essere signora dell'acque, da che la finsero gli antichi generata da la schiena del mare, come scriuono i Poeti & Homero; le quali acque sono lussurianti, per essere sempre pronte à riceuere in se tutte le cose, & per questo si dice gli huomini essere atti alla generatione fino che in loro dura l'humido radicale. Onde quando essa Venere è signora, si generano gli huomini con più parte dell'elemento suo, attribuiscono à questa Dea, l'esser bugiarda, beffatrice de' giuramenti, i di molta leggierezza, d'aspetto giocondo, piaceuole, nel parlar molto dolce, rifiutatrice della fortezza del corpo. Oltre di cio è cosa propria di questa Dea significare la bellezza della saccia, la bella presenza del corpo, & la gratia in tutte le cose, conforme alla sua stella, che di tutte le altre che sono in Cielo pare essere la piu lucente & piu bella, chiamata Espero, ouer Lucifero. Cosi anco l'uso de'preggiati odori, i giuochi, le barrerie, le ebbrezze, le crapule, la dilettatione de' vini. & di ogni altra cosa, che s'appartenga à dolcezza, & alteratione del corpo.