leo; il qual si poneua in mano di questa Dea. Però anticamente i serui, che acquistauano la libertà, in segno di ciò portauano il pileo nella testa rasa. Da che Bruto fece battere vna moneta col pileo di sopra à dui pugnali, in segno della restituita libertà; come scriuono Dione, & Plutarco in Bruto. Et trouasi ancora una medaglia, in rame, di Caligula, che ha per riuerso il pileo con
S. C
. Et con lettere intorno tali.
C. CAES AR. DIVI. AVG. PRON. AVG
. Il qual segno voleua significare la Libertà. Adunque quello che questa Dea tiene nella destra è un pileo, che è insegna della libertà. Perche anticamente i serui, che per amore, che ad essi portauano li loro padroni, erano fatti liberi, teneuano il pileo in testa. Di che leggasi Plutarco, nella vita di T.Q. Flaminio. Ea res illius triumpho maximum attulisse splendorem. videtur. Hi enim (qui mos seruorum est cum libertate donantur) rasis capitibus pileati in triumpho Titum sunt consectati. Et il medesimo nella vita di Scipione. Itaq; celeberrimo triumpho vrbem est inuectus, quem secutus est Terentius Culeo senator pileato capite, quia beneficio eius ex seruitute fuerat exemptus. E Tito Liuio ancora cosi scriue. Postero die serui vocati ad pileum. Oltre à ciò Suetonio nella vita di Tiberio. Seruisq́ue ad pileum frustra vocatis in Siciliam profugit. Noi appresso leggiamo in Valerio Massimo al lib. 5. cap. 2. Tam hercle probabiliter quam &c. Terentius culeo, praetoria familia natus, & inter paucos senatorij splendidus ordinis optimo exẽplo Africani superioris currum triumphantis, quia captus à Carthaginiensibus, ab eo fuerat recuperatus, pileum capite gerens, secutus est; authori enim libertatis suae tanquam patrono accepti beneficj confessione spectante populo Romano merito reddidit. Del Tempio poi della Libertà Plutarco cosi dice in Cicerone. Cęterum Clodius eiecto Cicerone incendio tradit eius villas, incendio dat eius domum, ibiq́ue Libertatis templum erigit. &c.
LA MEDAGLIA
di Antonino Eliogabalo, Greca, & piccola, in rame, con lettere tali. . . .
ΚΑΙ CΑΡ. Μ. ΑΥΡ. ΑΝΤ ΩΝΙ
. . . . cioè. Caesar. Marcus. Aurelius. Antoninus. Ha per riuerso vna resta coronata del Sole, che ha vn'arbore dauãti, senza altre lettere. Questa medaglia fu battuta da alcuna delle città della Grecia, per onorare Eliogabalo. & perche la medaglia sua è in età molto giouenile, io penso, che fosse battuta in quel tempo, che il detto Antonino fu fatto sacerdote del Tempio del Dio Eliogabalo; il quale Dio era il Sole, come scriue Giulio Capitolino nella vita di Macrino. Nam Heliogabalum Phoenices vocant Solem: sed Heliogabalus pulchritudine ac statura, & sacerdotio conspicuus erat, ac notus omnibus hominibus, qui ad Templum veniebant militibus praecipuè. Et che Antonino fosse sacerdote del Dio Eliogabalo, cioè del Sole, di sopra