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mitas in vijs, & caetera quae mortalium esle vsui arbitratus est. &c.
Ma Ercole acquistò da diuerse nationi diuersi cognomi. Apuleio lo nominò creatore del mondo, domatore de gli huomini de i monstri e delle bestie feroci, & Theocrito. P. vccisore di Leoni e di Tauri. Le quali sue forze, & combattimenti noi molto bene vediamo espressi in tante antiche medaglie, si come altroue habbiamo dichiarato. Si chiamò Alcide da suo auo Alceo, ouero ἀ πὸ τῆς ἀλκῆς, cioè dalla fortezza. Fu appellato Ercole Tirinthio, per essere stato nodrito nella città Tirinta, luogo del Peloponneso. Fu ancora chiamato Thebano, & Amfitrioniade, per essere stato tenuto di Amfitrione figliuolo, come scriue Propertio.
Amphitryoniades qua tempestate iuuencos
Egerat à slabulis ò Erithyia tuis.
Oltre di ciò fu detto Ercole Thasio, come scriue Erodoto. Perche i popoli Thasij quello con gran riuerentia adorarono. Et noi appresso leggiamo il medesimo essere da questi stato chiamaro Seruatore, cioè σοτῆρα ἡρακλέα. anzi del nome suo batterono questi Thasij vna moneta d'argẽto di buon peso, che da vna parte hauea la testa della città, dall'altra il simolacro di Ercole ignudo con la claua, con tale iscrittione intorno ἡρακλέ{ου}ς σωτῆρος θασίων?? cioè di Ercole Seruatore de'Thasij. Fu etiandio cognominato Ercole Tirio, da Tiro illustre città di Fenicia, gli Egittij ancora il medesimo Ercole si attribuirono. Fu nominato vincitore come lo chiama Vergil.
Haec limina victor Alcides subijt.
Et fu parimente detto inuitto, come si legge in quasi tutte le iscrittioni de i marmi & delle memorie antiche. Il qual cognome perciò Varrone stimò essergli attribuito, per hauer Ercole superato ogni sorte di animali. Fu ancora cognominato Ercole, polifago, Filopote, & Bufago, per essere egli stato di molto cibo, & per hauer molto beuuto. conciosia che si legga, Ercole hauer mangiato il boue di Thiodamante intiero. Però scrissero alcuni Ercole hauere hauuto vn triplice ordine di denti fu detto Lacertoso, cioè dalla forza sua, & da i nodosi musculi delle braccia. Fu senza dubbio Ercole di statura & di abito di corpo maggiore di quello che hora porta la nostra età; & scriue Erodoto, essersi anticamente ritrouato appresso gli Scithi vn uestigio impresso di due cubiti, appresso il fiume Tiren, che tiene essere il vestigio di Ercole, che certo è cosa molto marauigliosa. Leggiamo ancora Ercole essere stato molto peloso & ispido. oltre questi nomi fu cognominato Trionfale, conciosia che di niun Dio mai tante volte fu la imagine figurata, & in tanti modi, quanto di Ercole. Percioche i Romani ne i loro trionfi haueuano le statoe di Ercole. onde fu posto nel foro boario quell'Ercole trionfale, come si crede, da Euandro; il quale per gli trionfi si vestiua dell'abito trionfale. Passò Ercole in India, si come Baccho, secondo che scriue Arriano. Fu ancora detto esso Ercole Clauigero, dal portar della claua. fu chiamato Gaditano, & Ercole Nemeo. Scriue Furnuto, che Ercole è la ragione per tutte le cose sparsa, secondo la quale è la natura forte, & ferma, & inuitta, & senza fine