Full text: Erizzo, Sebastiano: DISCORSO DI M. SEBASTIANO ERIZZO. Sopra le Medaglie de gli Antichi.

372.

Questo medaglione fu battuto in Roma, ad onore di ambedue questi Imperadori, Marco & L. Vero fratelli compagni nell'Imperio: & fu loro battuta in tempo delle guerre espedite in Siria contra i Patti & gli Armeni. Dalla qual uittoria ad ambedue loro fratelli fu dato il nome di Armeniaco, & di Partico, come rende testimonio Giulio Capitolino nella uita di Marco. Gestae sunt res in Armenia prosperè per statutum Priscum Artaxatis captis. Delatumq́; Armeniacum nomen vtriq; Principum. Quod Marcus per vere cundiam primo recusauit, postea tamen recepit. Profligato autem bello vterq; Parthicus appellatus est. Sed hoc quoq; Marcus delatum nomen repudiauit, quod postea recepit. Fassi etiandio mentione di questa uittoria altroue da Giulio Capitolino, & del trionfo di Lucio & di Marco, per questa impresa felicemente fornita; à i quali due fratelli oltre à ciò fu donata una corona ciuica, come scriue Capitolino. Postea quam autem à Syria victor redijt frater, Patris patriae nomen ambobus decretum est. Cum se Marcus absente Vero, erga omnes Senatores, atque homines moderatissimè gessisset. Corona praeterea Ciuica oblata est ambobus. Petijtq́ue Lucius vt secum Marcus triumpharet. Di maniera che noi ueggiamo, questo medaglione essere stato battuto in tempo della uittoria acquistata in Siria à gloria di amendue questi Imperadori, come mostrano le lettere nella medaglia. VICTORIAE AVGVSTORVM . La qual Vittoria si uede, che con ambe le mani porge auanti la corona Ciuica, statuita per questa uittoria ad amendue i Principi fratelli.
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    LA MEDAGLIA di M. Antonino grande, in rame, con lettere tali. M. ANTONINVS. AVG. . . SARM. TR. P. XXXI . Ha per riuerso molte spoglie militari, & arme di nemici di uarie sorti, à guisa di un trofeo, con lettere tali di sotto. DE SARMATIS & S C & altre lettere intorno. IMP VIII COS III P P Questa medaglia fu battuta in Roma à M. Antonino Filososo, per memoria della impresa felicemente fornita in Germania contra i Sarmati; della quale fa nella sua uita mentione Giulio Capitolino con tali parole. Contra Germanos res seliciter gessit. Speciale ipse bellum Marcomannicum, sed quanta nulla vnquam memoria fuit, tum uirtute, tum etiam felicitate transegit. Et eo quidem tempore, quo pestilentia grauis multa millia, & popularium, & militum interemerat. Pannonias ergo Marcomannis, Sarmatis, Vandalis, simul etiam. Quadis extinctis, seruitio liberauit. Et Romae cum Commodo, quem iam Caesarem fecerat, filio, vt diximus, suo triumphauit. Queste spoglie & armi varie de'nimici, che nel riuerso di tal medaglia si ueggono, sono di questi popoli Sarmati; per la uittoria de i quali, & insieme per altri popoli di Germania superati, esso Marco col figliuolo Commodo trionfò. Di questi popo
X 4 li Sarmati,
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