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Il Nilo, come padre de' fiumi, dopo un longo e torto corso sparge tutta la massa dell'acque in molte corna, le quali vanno al Cairo, & in Alessandria, & si ritengono nelle foci di Canopo e di Damiata. E questo e quanto ci pare di douer dire del nascimento & de gli accrescimenti del fiume Nilo; le quali cose sono state raccolte dalle relationi de gli habitatori del paese dello Egitto. Ancora in cotal proposito noi diremo, che la natura de' fiumi è tale, che imitano i serpenti, serpeggiando col corso loro, & rendendo oblique le riue, si come scriue Ouidio nel libro primo, delle sue Trasformationi doue dice.
Fluminaq́ ue obliquis iunxit decliuia ripis.
Onde quegli Iddij che credeuano vanamente gli antichi essere a i fiumi presidenti, si fingeuano cornuti, per la curuita delle riue & aluei loro, & per le torte pieghe à simiglianza de i corni de' tori & boui. Per la qual cosa Virgil. P. nel lib. 4. della Georgica attribuisce al fiume Eridano le corna, & il uolto taurino, in questi uersi.
Et gemina auratus taurino cornua uultu
Eridanus, quo non alius per pinguia culta
In mare purpureum uiolentior influis vndis.
Et per cio gli fu attribuito il uolto taurino, per che lo strepito di esso fiume, & ancora le tortuose riue sieno come di vn corno. Et Horatio nel lib. 2. de' Versi nella Oda ad Augusto, chiama il fiume Aufido, tauriforme, dicendo.
Sic tauriformis uoluitur Aufidus,
Qui regna Dauni perfluit Appuli
Cum saeuit.
Dond'è, che noi ne gli antichi marmi uediamo spesso i simolacri de i fiumi con le corna. Ma noi non doueremo già in cotal proposito tacere le mirabili conditioni del fiume Nilo. conciosia che, essendo l'Africa, tra l'altre parti del mondo di pessima conditione, arida, deserta, & pestifera, & piena da ogni lato di animali venenosi, nondimeno, per ricompensa di tanti difetti, fù ella fauorita dal cielo, di hauere per suo il fiume Nilo, il quale è veramente anteposto, per la eccellenza delle virtù sue à tutti i fiumi, & à tutte le acque del mondo. La onde nella sacra scrittura è nominato per vno de' quattro fiumi del Paradiso terrestre. Et Homero P. ne' suoi versi lo chiama fiume vegnente da Gioue. Et per ragionare delle buone qualità della sua acqua, secondo che rendono testimonio le historie, & coloro che ne hanno fatto esperienza, prima nell'acqua del Nilo si ritrouano tutte quelle conditioni, che compiutamente alla bontà dell'acque si richieggono. cioè, che ella è senza alcuna qualità, senza sapore, e senza odore, è leggierissima, presto si scalda, e presto si raffredda, cuoce presto le viuande, e non graua lo stomaco. ma di più è dotata quest'acqua di al cune uirtù sopranaturali, per le quali non ha paragone con nissuna altra acqua del mondo, muoue il sudore, come scriuono i medici, fa orinate assai, & fa'l corpo lubrico, rinfresca'l fegato, & purga le reni, netta le viscosità della