Full text: Erizzo, Sebastiano: DISCORSO DI M. SEBASTIANO ERIZZO. Sopra le Medaglie de gli Antichi.

246.

Dacos profugissent, siue Romani, siue socij fuissent, remitti mandauit, atq; vt castella, & arces deductis praesidijs euerterer, omni praeterea terra decederet, quam de finitimis per vim cepisser, eos denique amicos, & inimicos haberet quos Senatus censuisset. Quibus conditionibus & si inuitus, assensus tamen Decebalus fuit. Mox ad Traianum deductus illum humi procumbens suppliciter adorauit. His confectis Traianus in Italiam reuenit. Legatos Decebali, quos secum duxerat, in vrbem praemisit; qui in Senatũ introducti depositis armis, manibusq́ue in seruilem morem porrectis, cum multa supplices dixissent, ratificata per Senatum pace, quam Traianus regi dederat, arma resum psere. Romam deinde Traianus ingreditur, & ex eo Dacicus appellari cepit. Donde vediamo la vittoria di Traiano contra i Daci, i Legati mandati supplicheuolmente à Roma per nome del Re Decebalo, per ottener la pace da i Romani, & etiandio la concessione di detta pace fatta à questo Re da Traiano. La figura dal riuerso sedente, che porge il caduceo, io stimo che sia la Dea Pace; & l'altra figura inginocchiata in sembiante supplicheuole, penso che sia la prouincia della Dacia, che riceue il caduceo con ambe le mani aperte; il qual caduceo, si come altroue habbiamo spiegato, era appresso gli antichi segno della pace.
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Type: drawing

    LA MEDAGLIA di Traiano, picciola, & di bel metallo, d'eccellente maestro, con lettere tali. IMP. CAES NERVA. TRAIAN. AVG . Ha per riuerso vna certa tauola, sopra laquale si uedeuna corona, & un uaso, che dentro contiene una palma; & sotto essa tauola si ueggono dui caualli pegasi; & poi si leggono le due lettere. S. C . Questa medaglia fu battuta in Roma à Traiano, per memoria del giuoco quinquennale da lui celebrato, il qual giuoco soleuano gli Imperadori Romani fare ogni cinque anni, primieramente instituito da Nerone all'usanza del Greco certame, & da lui di Grecia à Roma trasportato. Del qual giuoco quinquennale Alessandro di Alessandro al lib. 6. cosi fa mentione. Fuir praeterea quinquennale ludicrum, in quo tam versu quàm prosa oratione Graecè Latineq́ue, tum musica per citharoedos & citharistas, tum gymnicis ludis certabatur, quos Nero Caesar primus ad morem Graeci certaminis è Graecia Romam deduxisse, Iouiq; Capitolino dicasse, atque singulis quinquennijs magno certami ne animorum celebrasse fertur, iam intermissos ducentis annis a Lucij Mummij triumphe, qui primus hoc spectaculi genus in vrbe praestitit. In quibus quantum quisque facundiae experimento, aut candore ingenij eniteiet, facile apparebat. &c. Dal qual luogo di Alessandro si uede quello che fosse anticamente questo giuocho, & come ogni cinque anni si celebraua, nel qual tempo fu battuta la presente medaglia à Traiano, cioè in capo di quegli anni che fu da lui celebrato. La qual medaglia rende testimonio,
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